CONGRESSO FAI, UMBRIA AL VOTO. BRUSCHI-SBARRA: RILANCIARE SVILUPPO INTEGRATO TERRITORIO
Eletta la rappresentanza della Fai Umbria chiamata a partecipare il 13 e 14 aprile al Congresso nazionale della Federazione agroalimentare e ambientale della Cisl. L'Assemblea, svoltasi oggi ad Assisi, è stata aperta dalla relazione del Segretario Generale della struttura regionalizzata, Dario Bruschi, mentre le conclusioni sono state del Commissario nazionale, Luigi Sbarra.
"L'Umbria - ha ricordato Bruschi - detiene il triste primato nazionale della perdita del reddito totale sul Pil. In sette anni la quota di ricchezza derivante dai salari è crollata infatti del 38,7 per cento". Il tessuto produttivo è "costellato da una serie interminabile di vertenzialità, che mettono a rischio molti posti di lavoro di qualità". A un tornante cruciale una grande realtà Nestlé-Perugina: "l'azienda ha da poco presentato un piano industriale che farà cambiare volto all'impianto produttivo di San Sisto. Dobbiamo trasformare questo passaggio in una grande occasione di rilancio, mettendo a frutto gli investimenti promessi per superare stagionalità e precarietà del lavoro". Per quanto riguarda la manutenzione del territorio e la valorizzazione del patrimonio ambientale "riteniamo superata la figura del forestale a favore della più attuale figura del lavoratore ambientale, che opera in sinergia con i dipendenti dei consorzi di bonifica per sviluppare un nuovo piano di riqualificazione ambientale e di salvaguardia idrogeologica", ha sottolineato Bruschi.
Da parte sua, Sbarra ha richiamato l'importanza di uno sviluppo multifunzionale delle realtà boschive, montane e dei bacini idrici. "Dobbiamo valorizzare e dare concretezza alle potenzialità ambientali, energetiche, industriali e ludico-ricreative di questa economia - ha detto -. Articolazioni che danno forma a una complessiva funzione sociale del sistema agricolo, forestale, collinare e montano. Con questo spirito, rinnoviamo il nostro impegno a tutela della professionalità e della dignità di tanti addetti alla forestazione e alla bonifica che danno all'Umbria un orizzonte di crescita integrato e sostenibile". Quanto ai comparti dell'agroalimentare, Sbarra ha evidenziato l'esigenza di "rafforzare le interazioni agroindustriali, consolidando quella connessione fra manifattura e locali filiere rurali di qualità, che è cifra d'eccellenza del nostro Made in Italy e dà vita a un tessuto solido, plurale e capace di competere sui mercati internazionali". Va poi intensificata "l'azione per indurre i grandi gruppi ad aumentare gli investimenti mirati a rilanciare capitale sociale e qualità dell'occupazione. Dobbiamo gestire le tante vertenze aperte nel territorio umbro come Nestlé-Perugina, Colussi, Novelli, sollecitando investimenti certi, difesa e salvaguardia dei posti di lavoro". Con il Congresso, ha concluso Sbarra, "la Fai intende rafforzare il proprio ruolo in queste dinamiche, e vuole farlo partendo dai suoi tanti delegati e consolidando le leve della contrattazione, della bilateralità e della rappresentanza".
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