CONGRESSO FAI, BARI ELEGGE DELEGATI, CON FIORE, FRASCELLA E SBARRA: "PUNTARE SU COESIONE E MULTIFUNZIONALITA'"
La Fai di Bari ha eletto oggi i delegati che il 13 e 14 aprile parteciperanno al Congresso nazionale della Categoria agroindustriale e ambientale della Cisl. Hanno partecipato Pasquale Fiore, Segretario generale della Fai Cisl Bari e Paolo Frascella, Segretario Regionale della Federazione. I lavori sono stati chiusi da un intervento del Commissario nazionale Luigi Sbarra.
Presenti, tra gli altri, la Segreteria della Cisl Bari con il Segretario generale Giuseppe Boccuzzi; il Segretario generale della Fai Taranto-Brindisi, Antonio La Fortuna; Nunzio Gagliardi dell'Inas di Bari e una folta rappresentanza delle unioni sindacali locali.
"L’economia generata dal comparto agricolo - ha detto Fiore nella sua relazione introduttiva - è la più importante della nostra provincia quanto a creazione di valore aggiunto. Le produzioni agricole restano di eccellenza e l’export molto buono. Caratterizzano però il comparto una serie di paradossi: da una parte la qualità di filiere strutturate e ben interconnesse, dall'altra aree di arretratezza dove prolifera il caporalato". D'altra parte, ha rimarcato Fiore, l'agroalimentare risponde bene ai colpi della crisi. "Buono l’andamento del pastaio molitorio con Granoro, Riscossa, Barilla che hanno chiuso accordi di secondo livello; migliorato quello caseario, anche grazie ad un importante accordo di filiera realizzato nell’area di Gioia del Colle".
Dal canto suo, Frascella ha ricordato che "la Fai pugliese sta portando avanti numerose vertenze e l’occasione odierna è utile a fare il punto della situazione della nostra categoria, dopo un’intensa attività sindacale - ha detto -. Tante le questioni ancora sul tavolo a partire dal settore forestale, a quello dei lavoratori ex Sma. Dipendenti che da 54 mesi lavorano presso l’agenzia forestale ma non hanno un contratto stabile". Preoccupano poi "le numerose vertenze che ci impegnano nei consorzi di bonifica. Questi enti devono incrementare produttività e trasparenza attraverso la partecipazione dei lavoratori e vedere confermato il proprio modello sussidiario, al di fuori da ogni ingerenza politica".
Nel suo intervento conclusivo Sbarra ha parlato del valore irrinunciabile dei comparti agroalimentari per il Sud e per la Puglia in particolare. A cominciare dall'agricoltura, "volano che ha saputo salvaguardare crescita, sviluppo e occupazione sui territori". Per coglierle le potenzialità inespresse occorre "aggregare e mettere in rete le tante realtà frammentate, consolidando le interazioni con le filiere della trasformazione e dell'industria alimentare". Di fronte alla piaga del caporalato "i controlli devono essere inflessibili e le sanzioni più aspre". Soprattutto, però, "dobbiamo innalzare la qualità del lavoro puntando sulla contrattazione". A tutela di un'industria alimentare regionale di assoluta importanza, "servono più stringenti normative su tracciabilità ed etichettatura, che non possono escludere la fase della trasformazione". Concetto chiave per il settore ambientale è quello di multifunzionalità. "Dobbiamo incardinare l'economia boschiva e dei bacini idrici su assi non solo protettivi, ma anche produttivi ed ecosostenibili. Vuol dire assicurare stabilità idrogeologica, ma anche rilanciare la filiera del legno, produrre energie rinnovabili, integrare le fonti di reddito. Occasione straordinaria ci arriva dal Psr Puglia, che individua proprio queste priorità nei criteri di bando".
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