INDUSTRIA ALIMENTARE, UNA LEVA PER LA CRESCITA FUTURA
INTERVENTO DI LUIGI SBARRA SU "IL DIARIO DEL LAVORO"
"Nel secondo semestre di quest'anno il debole slancio dell'economia nazionale si è fermato al palo di un +0,8% del PIL per il 2016, contro il +1,2% delle previsioni del governo. Quasi una doccia fredda rispetto alle aspettative, tuttavia prevedibile nel clima di deflazione che affligge soprattutto l'area dell'Unione Europea. Agli elevati livelli di disoccupazione e al rinvio degli investimenti corrisponde il blocco di una domanda interna che fa arretrare soprattutto l'industria manifatturiera (-0,8%)".
"In questo contesto la filiera industriale agroalimentare ha mostrato numeri invidiabili, in netta controtendenza rispetto al resto del settore. Negli anni di crisi, ed anche nel 2016, il comparto è cresciuto, soprattutto per effetto delle esportazioni, aumentate a un ritmo medio del 6% annuo. A fine 2015 l'agroalimentare rappresenta il 4,1% del valore aggiunto nazionale ed il 5.6% dell'occupazione, mentre le esportazioni agroalimentari valgono 36,8 miliardi di euro, cui vanno aggiunti altri 10 miliardi di esportazioni di macchinari agricoli e per la trasformazione alimentare. Comparti in cui l'Italia è fra i primi produttori al mondo (...)".
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