VOUCHER AGRICOLI, SBARRA: CON MODIFICA CDM SINDACATO SEGNA PUNTO IMPORTANTE
"BUONO LAVORO DEVASTANTE NEL SETTORE, NOSTRA CRITICA RESTA RADICALE"
“Un passo importante e un primo significativo risultato positivo che premia la mobilitazione del sindacato di categoria, sostenuta dalle confederazioni, e i contenuti di una piattaforma sociale unitaria, in cui centrale è il tema del contrasto all’estensione dei voucher e allo sfruttamento del lavoro agricolo".
Lo afferma in una nota Luigi Sbarra, Segretario Generale della Fai-Cisl, in merito alle decisione del Consiglio dei ministri di riportare da 6.000 a 2.000 euro la soglia massima di remunerazione annua mediante voucher da parte di un singolo committente in agricoltura. Nelle disposizioni del governo, anche la revisione dell'arco temporale entro il quale l'azienda agricola deve comunicare all'Inps l'utilizzo del buono lavoro, che passa da 7 a 3 giorni.
“Questo risultato ricompensa l'azione del fronte compatto dei sindacati agricoli, che si è attivato in piazza e in tutte le sedi istituzionali per scongiurare l'estensione dei buoni lavoro ed è culminato con la grande marcia nazionale del 25 giugno a Bari, che ha visto sfilare oltre 15 mila braccianti. Impegno confermato nel rapporto con i ministri Poletti e Martina, negli incontri con il Presidente della Camera Boldrini, nelle audizioni e negli incontri con le Commissioni Parlamentari e con il relatore On. Tiziano Arlotti. Oggi segniamo un punto importante, ma la nostra critica verso i voucher continua ad essere radicale”.
“Il buono lavoro resta in agricoltura uno strumento devastante, un caporale di carta che smantella la tipologia contrattuale a tempo determinato, in cui è impegnata la stragrande maggioranza dei lavoratori del settore. Un regime vergognoso, reso assurdo dal fatto che il modello contrattuale agricolo è estremamente flessibile. Governo e Parlamento hanno dimostrato di saper ascoltare il sindacato, ora trasformino questo passo in un cammino di giustizia e dignità verso lavoratrici e lavoratori agricoli, assicurando anche la rapida approvazione della legge contro il caporalato”, conclude Sbarra.