PAC: BENE MARTINA SU REVISIONE CRITERI, INSERIRE ANCHE CLAUSOLE SU BUON LAVORO
"Il ministro Maurizio Martina ha ragione: le regole di ripartizione delle risorse della Pac vanno rivisti e aggiornati secondo principi più equi rispetto al mero calcolo della superficie agricola. Occorrono indubbiamente elementi capaci di tutelare maggiormente un modello mediterraneo che vive di tipicità, ma per lo stesso motivo dobbiamo puntare su erogazioni che generino investimenti di qualità, innovazione di processo e di prodotto e, soprattutto, occupazione buona e aggiuntiva".
Lo ha detto Luigi Sbarra, segretario generale della Fai Cisl, commentando le parole rese oggi dal ministro Martina in commissione Agricoltura della Camera dei deputati.
"Dobbiamo inserire più stringenti clausole mirate alla tutela del lavoro - aggiunge Sbarra -, contemplare forti condizionalità che leghino le erogazioni alla creazione di nuovi e buoni posti di lavoro, al rispetto dei contratti, al contrasto di ogni forma di sfruttamento. E vuol dire anche introdurre più coraggiose premialità per le aziende virtuose, che sono la maggioranza. In vista della revisione di medio termine della Pac, la Fai Cisl vuole aprire un percorso su cui istituzioni, rappresentanze datoriali e sindacato europeo, a partire dall'Effat, camminino insieme. Bisogna essere consapevoli che crescita delle imprese e tutela del lavoro sono due facce della stessa medaglia, e che da una Pac rifondata su clausole sociali più forti può derivare una stagione di sviluppo non solo per il nostro Paese ma per tutto il continente", conclude Sbarra.