PAC: DOCUMENTO MARTINA CONDIVISIBILE, MA RAFFORZARE TEMA LAVORO
“Il documento di sintesi inviato dal ministro Martina al commissario Ue Phil Hogan con le richieste dell'Italia per la revisione della Politica agricola comune presenta orientamenti condivisibili, che vanno rafforzati con un più marcato riferimento a condizionalità sulla qualità del lavoro e sul rispetto della contrattazione”. Così Luigi Sbarra, segretario generale della Fai, il sindacato agroalimentare-ambientale della Cisl, a margine del congresso della federazione umbra.
“Tanti gli elementi che ci accomunano alla visione del governo - aggiunge il sindacalista - primo fra tutti il bisogno di superare il criterio esclusivo della superficie agricola per determinare le erogazioni europee. Un parametro iniquo, che penalizza tanta nostra eccellenza e distintività. Occorre muoversi verso regole nuove, che semplifichino e rendano certe, trasparenti e veloci le provvidenze, stimolino ricerca e innovazione, valorizzino le nostre tipicità imponendo l'indicazione della materia prima di origine. E poi serve un più forte richiamo a modelli di sostenibilità capaci di arginare lo spopolamento e riqualificare zone interne e montane, anche mediante la leva ambientale”.
“Soprattutto però, e qui il documento è ancora acerbo, bisogna assicurarsi che le risorse finiscano su aziende e filiere che applicano e rispettano i contratti, che puntano su lavoro di qualità, che reinvestono almeno parte delle dotazioni in buona occupazione aggiuntiva. Questa la via per un comparto agricolo più competitivo, internazionalizzato, capace di generare ricchezza ben distribuita e di creare condizioni favorevoli alla ripresa non solo nel nostro Paese, ma in tutta Europa”.