AGROALIMENTARE: CON PROTEZIONISMO USA A RISCHIO 4 MLD EXPORT
“Un colpo vicino ai 4 miliardi, pari al 10 per cento del Made in Italy agroalimentare nel mondo". Così Luigi Sbarra, segretario generale della Fai, indica gli effetti dello "sciagurato protezionismo inaugurato da Donald Trump negli Usa". Lo fa introducendo i lavori del Congresso nazionale della Federazione agroalimentare-ambientale della Cisl, in svolgimento a Riccione. La scelta di chiudere ai prodotti Ue, sottolinea il leader Fai, "mette in serio pericolo il raggiungimento dei 50 miliardi di export agroalimentare entro il 2020 e crea ripercussioni sui livelli occupazionali del settore". La risposta "deve arrivare da un’Europa più compatta sotto il profilo politico e istituzionale. In Italia, "occasione da non perdere è il Piano Industria 4.0, le cui risorse devono generare progetti condivisi capaci di valorizzare la struttura particolare del sistema agroalimentare italiano, che, da un lato vede poche grandi imprese affermate a livello mondiale e dall’altro vive di tante piccole e medie realtà d’eccellenza. Servono approcci diversificati a seconda della dimensione dell’impresa e più efficaci luoghi di coordinamento, con maggiori garanzie anche per l'occupazione a bassa qualificazione".