CAPORALATO, SBARRA: BENE MAXIOPERAZIONE, MA REPRESSIONE RESTA ARMA INSUFFICIENTE
"Grande soddisfazione per la maxioperazione anti-caporalato scattata in sei regioni del Mezzogiorno: una svolta nella gestione del contrasto allo sfruttamento, che in agricoltura non sarebbe mai stata possibile senza la nuova Legge 199 voluta e conquistata dal sindacato. Ma la repressione, per quanto necessaria, resta un'arma non sufficiente per debellare questa piaga".
Lo afferma Luigi Sbarra, Segretario Generale della Fai Cisl, commentando il blitz che vede impegnate le Squadre Mobili di Caserta, Foggia, Latina, Potenza, Ragusa e Reggio Calabria in cui sono state identificate 235 persone e controllate 26 aziende.
"L'azione di queste ore e gli arresti di questi mesi mettono in evidenza la continuità di un fenomeno che evidentemente non teme a sufficienza la stretta penale. Il punto è che, come ricorda anche il ministro Martina, resta ancora tanto da fare sul fronte della prevenzione. Bisogna dare concretezza a gambe sociali che devono completare e stabilizzare la nuova legge. Significa dare forma e funzioni, sui territori e a livello nazionale, alla Rete di qualità e alla Cabina di regia che abbiamo potenziato nella Legge per mettere in campo una politica partecipata di contrasto. Vuol dire valorizzare il presidio contrattuale e bilaterale in ogni provincia, realizzare convenzioni e progetti di sistema, governare meglio il mercato del lavoro agricolo. La legge c'è, i riferimenti normativi non mancano, ma restano frenati da gravi resistenze lobbistiche. E' il momento di dare un segnale forte: il Governo sblocchi la situazione prima della pausa estiva e dia uno slancio a una strategia da cui dipendono le vite di tante donne e tanti uomini, italiani e immigrati, su tutto il territorio nazionale".