INCENDI: GOVERNO NON RESTI FERMO, SERVE PIANO SU PREVENZIONE, SORVEGLIANZA E VALORIZZAZIONE FORESTALE
"I roghi che stanno devastando vaste aree boschive del nostro Mezzogiorno mettono in drammatica evidenza un vuoto inaccettabile nelle politiche nazionali di prevenzione e di difesa del patrimonio forestale e ambientale del nostro Paese. Non c'è una visione d'insieme, manca una seria progettualità che assicuri una strategia unitaria per innalzare il livello di tutela e sorveglianza nelle nostre aree verdi. Strategia che non può che partire dalla valorizzazione di un comparto forestale che invece è stato storicamente colpito e mortificato. Chiediamo al Governo l'apertura immediata di un tavolo di coordinamento che unisca Regioni, enti locali e Parti sociali nella gestione di questa sfida".
Lo afferma in una nota Luigi Sbarra, segretario generale della Fai, la federazione agroalimentare-ambientale della Cisl.
"Le risorse europee non mancano - aggiunge - così come non manca un capitale umano composto da tanti lavoratori idraulico-forestali. Quello che invece ancora non si vede è un piano nazionale degno di questo nome, un progetto che faccia leva su questi elementi per fronteggiare i rischi prima ancora che si presentino. L'Italia continua ad essere prigioniera di una logica emergenziale che prevede interventi solo a disastro avvenuto. Impostazione inefficace e inefficiente, che crea danni incalcolabili al nostro sistema produttivo, alle nostre comunità locali, al nostro patrimonio paesaggistico. Lo vediamo negli incendi di questi giorni che, amplificati dalla siccità, distruggono pezzi importanti dell'economia rurale, agroalimentare e ambientale dei nostri territori".
"L'Esecutivo - incalza Sbarra - dia segni di attenzione; il Mipaaf batta un colpo. Se c'è volontà politica si agisca subito, aprendo una fase di coordinamento nazionale su controlli, prevenzione, manutenzione delle aree. Si assicurino le necessarie dotazioni, mezzi efficienti, organici sufficienti e ben organizzati. Un traguardo che richiede uno sforzo collettivo e un indirizzo al momento completamente assente. Questo è il momento di agire e di lavorare insieme perché drammi incontrollati come quelli a cui stiamo assistendo non si verifichino più", conclude il sindacalista.