CPO, SBARRA: ELEVARE RETRIBUZIONI PER LAVORO AGRICOLO, OGGI E’ QUASI-SFRUTTAMENTO
“Le tabelle Inps relative alle retribuzioni dei contratti agricoli di prestazione occasionale sono semplicemente vergognose. Perché discriminare i braccianti con paghe inferiori del 50 per cento rispetto agli altri settori? I riferimenti orari vanno alzati alla media dei contratti provinciali, altrimenti siamo in una zona di quasi-sfruttamento”. Così Luigi Sbarra, segretario generale della Fai Cisl, aprendo i lavori del convegno “L’agroalimentare del Futuro”, organizzato a Bari dalla Categoria agricola, alimentare e ambientale della Cisl, alla presenza del ministro Maurizio Martina e della segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. “Che pudore ha – ha aggiunto il sindacalista – un Paese che si dice contro il caporalato e poi riconosce 6 euro l'ora a un bracciante? Ci vuole coerenza e riconoscere la giusta retribuzione a centinaia di migliaia di donne e uomini che svolgono un lavoro usurante su cui si poggia l’eccellenza e la ricchezza del nostro made in Italy”. “Occorre riconoscere ai beneficiari dei contratti di lavoro occasionale in agricoltura retribuzioni confrontabili con quelle previste negli altri settori produttivi. Su questi temi la Fai Cisl chiede l'apertura di una fase di confronto responsabile con il sindacato”, conclude Sbarra.