PARTE DOMANI IN TUTTA ITALIA LA MOBILITAZIONE FAI CISL
SBARRA: SFIDA RILANCIO LAVORO AGROALIMENTARE, FORESTALE E AMBIENTALE RIGUARDA TUTTI
Domani, sabato 28 ottobre, "la Fai Cisl scende nelle piazze di tutta Italia per chiedere al Governo e alle istituzioni regionali l'apertura di una fase nuova, di piena valorizzazione del lavoro agroalimentare, forestale e ambientale. Dobbiamo entrare in una stagione che riconosca avanzamenti e progressi settoriali in materia di previdenza, giovani, mercato del lavoro, occupazione, legalità. Una stagione da governare insieme". Lo ha detto il segretario generale della Fai Cisl Luigi Sbarra, a Palermo per una assemblea con dirigenti, quadri, delegati e militanti della Federazione palermitana. "La Sicilia - ha aggiunto - rappresenta una regione strategica per i nostri comparti e per tutta l'Italia; un territorio in cui si incrociano e si amplificano tante criticità nazionali di comparto alle quali occorre rispondere con un'azione ben coordinata tra le istituzioni e le parti sociali".
"Il 28 ottobre saremo nelle piazze di tutto il territorio italiano a promuovere e rivendicare, con una raccolta firme, i contenuti di una piattaforma sostenibile, responsabile, immediatamente realizzabile. La Fai rivendica, tra l'altro, il riconoscimento dello status di lavoro usurante per i braccianti agricoli, gli addetti imbarcati della pesca, i lavoratori alimentari impegnati in reparti disagiati, gli operai forestali e della bonifica: condizione che permetterebbe il pensionamento con 35 anni di contributi. Si richiede poi di rafforzare gli incentivi a sostegno dell'occupazione giovanile, di istituire nuovi ammortizzatori sociali universali. Sul versante dei salari, si invoca l'innalzamento delle retribuzioni dei contratti agricoli di prestazione occasionale, l'alleggerimento del carico fiscale sui redditi medio-bassi e lo sblocco del contratto nazionale degli operai idraulico-forestali, fermo da cinque anni".
"Quanto al contrasto allo sfruttamento, la Fai esige la piena attuazione della legge 199 sul caporalato, con un cambio di marcia sul fronte della prevenzione mediante un maggiore coinvolgimento delle parti sociali agricole sui territori. La sfida riguarda tutti, sindacato, associazioni datoriali e istituzioni: accogliere i punti della nostra piattaforma vuol dire raccogliere questa occasione, puntando al miglioramento delle condizioni dei lavoratori e al riscatto civile, morale, economico del Paese", conclude Sbarra.
ROMA, 27 OTTOBRE 2017