NUOVO CCNL OPERAI AGRICOLI, ROTA: “FA LEVA SU SALARIO, WELFARE, LEGALITÀ”
“Siamo riusciti a costruire un contratto che è tra i più avanzati e fa leva su salario, welfare, legalità. La proposta delle controparti, di introdurre un salario minimo nazionale, ci ha visti nettamente contrari, e grazie anche alla mobilitazione dei lavoratori siamo riusciti a evidenziare i rischi che avrebbe comportato. Superato quello scoglio abbiamo trovato un punto di incontro sull’orario di lavoro, regolando interruzioni e recuperi senza modificare le 6,30 ore giornaliere”.
È quanto dichiarato da Onofrio Rota al Nuovo Quotidiano di Puglia.
“Tante le novità - ha spiegato il sindacalista - a cominciare dal capitolo degli appalti, dove sono stati introdotti elementi di legalità e trasparenza, per evitare il far west di contratti e rappresentanze costruiti ad hoc a vantaggio dello sfruttamento e della concorrenza sleale”. C’è poi il capitolo del welfare sussidiario, “in cui sono riconosciute specifiche prestazioni erogate dall’ente bilaterale nazionale. Parliamo ad esempio dell’indennità per i licenziati nell’ultimo quadrimestre dell’anno, oppure del miglioramento dei permessi di maternità e dei congedi parentali, con l’introduzione di permessi frazionati e straordinari. Importante poi l’assegno di solidarietà pari all’80% della retribuzione, per 6 mesi, per i malati oncologici in aspettativa non retribuita. Rafforzato inoltre il sostegno alle donne vittime di violenza, con una integrazione di due mensilità che si aggiunge alle tre già previste”.
“Sempre grazie agli strumenti della bilateralità – ha detto ancora Rota – siamo intervenuti sulla formazione professionale, con l’attestazione dei percorsi formativi da parte di Foragri: aspetto fondamentale soprattutto in relazione alla sicurezza e all’agricoltura 4.0. Nelle tasche di lavoratrici e lavoratori andrà un aumento del +2,9%, superiore al 2,3 previsto dall’indice Ipca sull’inflazione attesa: un incremento importante che assume ancora più valore se relazionato alle tante prestazioni comprese nei capitoli del welfare e della bilateralità. Rilevante, infine, l’impegno delle parti ad avviare la costituzione delle sezioni territoriali della Rete del lavoro agricolo di qualità, come indicato dalla Legge 199 contro il caporalato”.
Ora le imprese potranno negoziare accordi oltre il tradizionale livello della contrattazione territoriale, e grazie all’Accordo sulla Rappresentanza, che sarà parte integrante del nuovo ccnl, sarà definito in maniera chiara e con regole certe chi sono gli attori legittimati a sottoscriverli, per evitare contratti pirata e dumping sociale. “Il risultato raggiunto - ha concluso il segretario - è dunque ottimo, coniuga le esigenze produttive delle imprese con quelle della persona. Un modello da seguire, che darà al comparto primario una nuova spinta verso il lavoro dignitoso e di qualità”.