MOGLIANO VENETO, ESECUTIVO NAZIONALE FAI CISL, L'INTERVENTO DEL SEGRETARIO GENERALE ONOFRIO ROTA
Si è svolto oggi a Mogliano Veneto (Treviso) il Comitato esecutivo nazionale della Federazione.
Nella sua relazione di apertura il Segretario generale Onofrio Rota ha ricordato l’evento luttuoso di ieri sera, che ha visto morire, in un incidente nel pastificio Ferrara di Nola, Aniello Bruno, un giovane lavoratore, 32enne, schiacciato da un macchinario: "È per tutti noi un grande dolore - ha affermato Rota - e ci stringiamo ai suoi cari e ai colleghi, consapevoli che l’indignazione non basta e che ancora tanto bisogna fare, insieme a tutte le istituzioni e il mondo delle imprese, per garantire sicurezza e prevenzione”.
In uno dei suoi passaggi, Rota ha affrontato i temi del lavoro agricolo: “Il contratto nazionale degli operai agricoli e florovivaisti è stato un risultato di assoluta importanza, non solo per i concreti benefici dell’aumento salariale, ma anche perché nell’accordo sono entrati i riferimenti al caporalato e una serie di novità riguardanti un sistema di welfare sussidiario legato alla bilateralità, tutele specifiche di genere, e su ambiti come sicurezza sul lavoro e formazione”.
“Dopo questa conquista, però – ha aggiunto il sindacalista – non possiamo permetterci distrazioni. La possibilità che vengano reintrodotti i voucher nel lavoro agricolo è dietro l’angolo. È tornata in auge, purtroppo, la retorica del buono lavoro come strumento di contrasto alla disoccupazione e all’illegalità. In questo caso saremmo i primi a promuoverne l’uso, ma è una distorsione della realtà che per quanto ci riguarda è semplicemente indecente”.
“Come ho già avuto già modo di dire – ha spiegato Rota – i voucher nel lavoro agricolo sono inutili oltre che dannosi. Inutili, perché gli strumenti per garantire la flessibilità ci sono già, e dannosi, perché smontano il modello contrattuale aggirando le tutele a fatica conquistate dal sindacato. Qui in Veneto, quando ero nella Cisl regionale, ho visto bene cos’è il voucher in agricoltura: un abuso che destruttura il settore e danneggia i lavoratori. Lo dicono anche i dati, che il voucher in agricoltura è stato un fallimento. Lo hanno ribadito i nostri tanti iscritti scesi in passato nelle piazze di tutta Italia. E lo ha puntualmente sottolineato due giorni fa Annamaria Furlan, ricordando la funzione originaria dello strumento, da usare per lavori discontinui e temporanei. Lo ripeteremo nella mobilitazione dei prossimi giorni insieme a Flai e Uila”.
Parlando di caporalato, Rota ha ricordato Paola Clemente: “Proprio oggi ricorrono tre anni esatti dalla morte, nelle campagne di Andria, di Paola Clemente, bracciante che lavorava in condizioni di assoluto sfruttamento, per 12 ore al giorno, per 27 euro. Portata via dal caldo, dalla fatica, da speculatori senza scrupoli. A lei dobbiamo tutti un pensiero e un ricordo, e ai suoi cari va la nostra vicinanza e solidarietà. La strada intrapresa dal quel momento, in cui anche nell’opinione pubblica l’indignazione raggiunse un livello altissimo, ci ha visti impegnati fino a raggiungere un primo storico traguardo con la legge 199 contro il caporalato. Ora quella legge va salvaguardata, anzi va applicata in tutte quelle parti in cui non è ancora pienamente operativa”. “Durante i tanti incontri sul territorio – ha aggiunto il sindacalista – mi sono convinto sempre più che l’iniziativa Sos Caporalato era ed è assolutamente urgente e indispensabile, occorreva dare in qualche modo una possibilità per far emergere se non la denuncia diretta almeno il racconto di quello che succede, non a poche decine di lavoratori, ma a molte migliaia in tutta Italia. Questo è un tema che si presta ad essere ideologicamente monopolizzato da più parti, ma a noi interessa guardare al fenomeno, alle tante donne e ai tanti uomini feriti da questa piaga. Dobbiamo far entrare questo nell’agenda politica, mediatica e pubblica”.
"Tra i nostri contratti di settore - ha poi affermato Rota - ce ne sono almeno due che sono clamorosamente fermi da molti, davvero troppi anni. Quello dei lavoratori forestali, fermo al 2012: il tema va ripreso con decisione da tutti i punti di vista, sia della conoscenza sia soprattutto dell’azione contrattuale. L’altra situazione bloccata da ormai addirittura un decennio è quella del contratto collettivo dei dipendenti dalle organizzazioni degli allevatori, lavoratori che sono in una condizione di oblio, nessuno li ricorda, nessuno se ne occupa, sono pochi e ignorati nonostante il loro operato sia fondamentale per la qualità delle produzioni e la salute dei consumatori: sarà nostro impegno fare il possibile per far emergere il tema in modo che possano riaprirsi i tavoli di contrattazione. Occuparsi di ambiente per noi non è solo un modo sacrosanto di tutelare lavoratrici e lavoratori, è anche un modo per estendere la tutela a tutti i cittadini. Il tema dell’ambiente va riaffrontato senza alibi e senza piangersi addosso”.
Il comitato esecutivo, sentita la relazione del segretario generale Onofrio Rota e dopo lo svolgimento del dibattito, ne ha approvato all'unanimità i contenuti e ha dato mandato alla segreteria di porre in essere tutte le azioni utili al perseguimento dei risultati organizzativi e politici individuati, esprimendo pieno sostegno e condivisione della linea politica-sindacale della Cisl guidata da Annamaria Furlan.
Nello specifico la Fai si è posta e si porrà nei confronti del nuovo governo politico con spirito di collaborazione, ma in piena autonomia, senza indietreggiare su questioni ritenute imprescindibili per i lavoratori dei settori agroalimentari-ambientali.