MIGRANTI, ROTA: "LAVORO AGRICOLO VEICOLO DI INTEGRAZIONE, GOVERNO MANTENGA IMPEGNI CONTRO CAPORALATO"
"Sono dati importanti quelli contenuti nel nuovo Dossier statistico Idos-Confronti sull'immigrazione, presentato oggi: confermano che non c'è alcuna invasione e che il fenomeno va dunque governato nel pieno rispetto dei diritti e con serie politiche di accoglienza e integrazione. Il lavoro agricolo, con oltre 346 mila lavoratori stranieri, conferma la propria vocazione ad essere veicolo di integrazione e di emancipazione per tanti migranti, un motivo in più perché il Governo mantenga gli impegni presi contro il caporalato e riveda la sconsiderata scelta di ampliare l'uso dei voucher in questo settore, misura che offre la possibilità di aggirare il contratto nazionale e la legge 199".
Lo afferma il Segretario generale della Fai Cisl Onofrio Rota, che aggiunge:
"Il contributo dei lavoratori migranti al settore agricolo è enorme e strutturale, registra più del 26 per cento delle giornate di lavoro dichiarate, cresciute del 4% rispetto al 2016. Anche questo aspetto deve far riflettere per dismettere tutte quelle campagne di odio e razzismo che cercano giustificazione presupponendo una concorrenza sleale dei migranti nei confronti dei lavoratori italiani. L’unica vera concorrenza sleale è quella delle imprese che non rispettano regole e contratti, spesso affidando ai caporali il reclutamento della manodopera. Rinnoviamo dunque l'invito a tutte le istituzioni e alle imprese perché vengano incrementate le azioni per la sicurezza sul lavoro e perché la legge 199 contro il caporalato trovi piena applicazione, a cominciare dal trasporto dei lavoratori, dal collocamento, e dalla realizzazione delle sezioni territoriali della Rete del lavoro agricolo di qualità".