MANOVRA, ROTA: “SU AGROALIMENTARE E AMBIENTE SOLO MICRO INTERVENTI. MANCA STRATEGIA SUL LAVORO”
“I nostri comparti intercettano le tante debolezze di questa Legge di bilancio. Sull’agroalimentare si distribuiscono poche manciate ad uso mediatico, o peggio a beneficio di piccoli gruppi di interesse: un arcipelago di micro-interventi disarticolati, che alzano più di un sospetto su una loro possibile natura di ‘saldo elettorale’. Per fare solo alcuni esempi, si va dall’estensione dell’iva agevolata per alcuni ingredienti per la panificazione, al finanziamento di 2 milioni contro la Xylella, dall’autorizzazione alla spesa di 1 milione di euro per l’apicoltura alle più note riduzioni delle tasse sui birrifici artigianali e sulla produzione di tartufi”.
Così il segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota, durante il suo intervento al consiglio generale della federazione agroalimentare industriale e ambientale della Cisl, in corso oggi a Roma.
“Diverso il discorso per alcuni capitoli che recepiscono le nostre forti pressioni”, ha aggiunto Rota, “come il finanziamento dei fondi per la forestazione e la filiera del bosco-legno, gli stanziamenti per il fermo pesca e la dotazione per un piano nazionale di contrasto al dissesto idrogeologico. Ma nel complesso, manca anche solo l’intenzione di mettere in campo una strategia di riscatto complessivo incentrata sul lavoro, sul rilancio degli investimenti pubblici, sullo stimolo ad attivare quelli privati”.
Il leader della Fai Cisl ha poi criticato la discussione politica concentrata su “un reddito di cittadinanza che rischia di mortificare l’attività produttiva disincentivando la contrattualizzazione di tanti impieghi part-time e stagionali”. “Che incentivo può avere un giovane – ha detto Rota – ad intraprendere il lavoro in agricoltura quando gli si promettono 780 euro al mese per starsene a casa? Riusciamo a immaginare quali effetti può determinare sull’economia sommersa, specialmente al Sud, specialmente in agricoltura, una simile impostazione?”.