AGROALIMENTARE, ROTA: “IN PIAZZA PERCHE’ C’E’ UN PAESE REALE CHE NON VUOLE PIU’ SLOGAN”
“I gilet arancioni sono tornati a protestare per rivendicare le misure urgenti a sostegno dell’agricoltura pugliese, e domani a Roma saremo con loro, orgogliosi delle nostre proposte e della nostra autonomia, per condividere quella che è una battaglia sacrosanta: gelate e xylella hanno messo in ginocchio il patrimonio olivicolo regionale, e anche se alcune novità potrebbero emergere dagli incontri previsti nei prossimi giorni, è innegabile che la situazione sia complessa e che sia stata gravemente sottovalutata dalla politica”. Lo afferma il Segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota, nel suo intervento pubblicato oggi sul quotidiano on line “In Terris”.
“Al ministro Centinaio – aggiunge il sindacalista – avevamo presentato un documento in cui chiediamo, insieme a Flai Cgil e Uila Uil, di modificare l’attuale legge sulle calamità naturali, riconoscendo per due anni, ai lavoratori agricoli delle imprese colpite, lo stesso numero di giornate accreditate l’anno precedente, perché le giornate di lavoro perse hanno compromesso la possibilità, per tante lavoratrici e tanti lavoratori, di accedere alla disoccupazione agricola e di avere una regolare contribuzione previdenziale”.
"Qualcuno - prosegue Rota - forse ancora fa orecchie da mercante, ma sabato scorso, da una gremita Piazza San Giovanni, a Roma, Cgil Cisl e Uil hanno inviato un messaggio molto chiaro: c’è un Paese reale che non vuole più sentire slogan, ma chiede investimenti virtuosi, equità fiscale, politiche sociali e coesione territoriale. È quella parte del Paese che ha già pagato la crisi e non intende pagarne di nuove. È quel Sud che non tollera più di essere etichettato come gente che si impegna poco, come ha fatto in questi giorni un ministro, rispolverando il peggiore stereotipo d’annata. È quella parte della nostra società che vuole rimettere in moto le tante potenzialità delle nostre eccellenze produttive, di cui proprio l’agroalimentare è la massima espressione nel mondo. È l’Italia del lavoro, che chiede a chi decide sul proprio conto di essere ascoltata e di poter partecipare alla costruzione del bene comune".
Per leggere l'intervento completo: https://www.interris.it/opinione/agroalimentare-in-piazza--il-paese-reale-non-vuole-pi-slogan.