CCNL ALIMENTARE, ROTA: “FEDERALIMENTARE RIPRENDA COORDINAMENTO PER RAPPRESENTARE DIVERSITÀ E UNICITÀ DEL SETTORE"
“Che anche le associazioni di imprese non firmatarie del contratto alimentare del 31 luglio abbiano mostrato disponibilità a finalizzare un accordo con le controparti, è una buona notizia, infatti insieme a Flai e Uila abbiamo risposto positivamente alla richiesta di un nuovo incontro. Ma sia chiaro che non è frammentando la rappresentanza che si fanno passi in avanti e si costruisce una visione d’insieme: da Federalimentare ci aspettiamo un impegno maggiore per recuperare un ruolo di coordinamento tra tutte le realtà produttive del settore”.
È l’appello che il Segretario Generale della Fai Cisl, Onofrio Rota, rivolge al Presidente di Federalimentare Ivano Vacondio, dopo una richiesta di incontro da parte delle associazioni datoriali ancora non firmatarie del contratto: Anicav, Assalzoo, Assitol, Assobibe, Assolatte, Federvini e Italmopa.
“Il contratto nazionale e la sua unicità – aggiunge il sindacalista – hanno un valore troppo importante perché Federalimentare rinunci al tavolo di trattativa. Pur comprendendo la complessità del sistema produttivo alimentare Made in Italy, crediamo sia doveroso che Federalimentare rimanga interlocutore per fare sintesi e portare a termine la sigla e la conseguente piena applicazione dell’accordo in tutte le imprese. Rassegnarsi a perdere l’esperienza positiva maturata in questi anni nelle relazioni industriali del settore sarebbe un ulteriore errore che non possiamo permetterci”.
“La sfida della rappresentanza, anche alla luce di come abbiamo gestito positivamente finora la crisi pandemica – conclude Rota – va affrontata in questo momento con ancora maggiore senso di responsabilità. L’alimentare italiano sta dimostrando di reggere l’urto anche in un momento difficile come quello attuale, ma lo scenario che abbiamo davanti è critico e in parte inedito, per cui crediamo sia fondamentale avere un interlocutore che sappia gestire la rappresentanza di tutte le realtà produttive nel rispetto delle diverse esigenze. Siamo ancora nelle condizioni di farlo, possiamo interpretare insieme le difficoltà del settore, come dimostra anche il contratto costruito in questi dieci mesi di trattativa. Completare la copertura di tutti i lavoratori del settore, percorrendo insieme a Federalimentare l’ultimo miglio, sarebbe una bella risposta a chi in questo momento vorrebbe strumentalizzare le difficoltà incontrate per colpire i corpi intermedi e favorire una frammentazione che nel lungo periodo potrà solo danneggiare il Paese”.