GOVERNO DRAGHI, ROTA: "AUGURI AI NUOVI MINISTRI, SUBITO CONFRONTO SUL LAVORO AGROALIMENTARE E AMBIENTALE"
“Con il giuramento di domani si avvia al lavoro il nuovo governo a guida Draghi. Facciamo i nostri migliori auguri al Presidente del Consiglio e a tutti i componenti del nuovo esecutivo, che avranno la responsabilità di guidare il Paese in una fase delicatissima per uscire dalla crisi sanitaria e mettere in moto la ripartenza economica, soprattutto con un utilizzo virtuoso e lungimirante delle risorse del Recovery Plan. Auspichiamo in particolare che i nuovi ministri di Agricoltura, Lavoro e Ambiente sappiano da subito avviare un proficuo confronto con le parti sociali per risolvere i tanti dossier che riguardano il lavoro agroalimentare e ambientale”.
Lo scrive sulla pagina Facebook della Fai Cisl il Segretario Generale Onofrio Rota.
“Non c’è tempo da perdere”, aggiunge il sindacalista, “perché la crisi ha colpito anche le categorie che non hanno smesso di lavorare, affrontando rischi e sacrifici pur di garantire il cibo a tutti anche in piena pandemia. Pensiamo all’esclusione dei lavoratori agricoli dalle indennità degli ultimi decreti ristori, oppure a coloro che, in malattia per Covid, non maturano giornate utili per accedere alla disoccupazione agricola. Pensiamo poi alle tante giornate di lavoro perse a causa di alcune calamità, come xylella, gelate, o cimice asiatica, e al conseguente bisogno di riconoscere, per il 2020, le stesse giornate lavorate nel 2019, offrendo così ai lavoratori agricoli la possibilità di accedere agli opportuni ammortizzatori sociali”.
“Al nuovo Governo – aggiunge Rota – chiediamo di valorizzare il Recovery Plan anche per mettere fine a tutta una serie di contraddizioni che riguardano la tutela del nostro patrimonio naturalistico e la lotta al dissesto idrogeologico, visto che mentre tutti parlano di ambiente, green deal, sostenibilità, poi non si investe sufficientemente sui lavoratori che se ne occupano, a cominciare dai consorzi di bonifica e dagli operai idraulico forestali, questi ultimi privati del contratto nazionale addirittura dal 2012. Ci sono poi da garantire le coperture assistenziali e previdenziali per i nostri pescatori, per i quali chiediamo da tempo un ammortizzatore sociale strutturale. Poi c’è la battaglia per la nuova PAC, che dovrà includere i principi della condizionalità sociale: i finanziamenti devono andare a chi applica i contratti e rispetta i diritti dei lavoratori, ed è fondamentale che questo principio venga promosso dal nuovo Governo in ogni prossima fase del trilogo europeo”. “Non meno importante – conclude Rota – la lotta al caporalato: dopo tanti annunci fallimentari da parte di diversi governi, a febbraio 2020 era stato lanciato finalmente un concreto Piano triennale, che ci aveva visto partecipi e molto favorevoli, ma non vorremmo che la pandemia abbia congelato quel progetto, visto che non ha impedito a tanti sfruttatori di continuare a speculare sulla pelle dei lavoratori”.