"MAI PIÙ GHETTI", INTERVENTO DI ONOFRIO ROTA SUL CORRIERE DELLA SERA
"Nell’Italia delle eterne emergenze che non riusciamo ad affrontare ne esiste una particolarmente trascurata eppure inquietante: quella dei ghetti. Le baraccopoli made in Italy, presenti ovunque, dal Sud al Nord, nelle campagne e nei sobborghi urbani, continuano a crescere offrendo a tanti disperati una parvenza di normalità che in realtà si nutre di sfruttamento e violenza".
Lo scrive in una lettera pubblicata dal Corriere della Sera il Segretario Generale della Fai Cisl, Onofrio Rota, spiegando le ragioni della proposta di mozione parlamentare "Mai più ghetti", rilanciata dalla federazione anche con una petizione on line sulla piattaforma change.org.
"Si tratta soprattutto di immigrati, regolari e irregolari - scrive il sindacalista - che lavorano come operai agricoli raccogliendo il cibo che ogni giorno finisce sulle tavole di tutti noi. Molti di loro vivono e lavorano sotto ricatto dei caporali. In questi luoghi, come Fai Cisl lottiamo ogni giorno per agevolare quella emancip azione delle persone che in realtà si ferma troppo spesso davanti alla paura, all’omertà, o a una burocrazia assurda che ostacola qualsiasi volontà di emersione e regolarizzazione. In troppi rimangono condannati a vivere in questi insediamenti in condizioni disumane inaccettabili, senza alcun rispetto della dignità della persona e dei propri diritti fondamentali".
Nella nota Rota chiede di sostenere la petizione in quanto battaglia di civiltà contro l’emarginazione e il caporalato, e perché non si parli più di questo dramma solamente davanti all’ennesimo bracciante morto o sfruttato da qualche pseudo imprenditore agricolo.
La lettera completa è disponibile sul sito del Corriere della Sera: