28 Giu2024
CONSIGLIO GENERALE, ROTA: "VERGOGNOSO IL MANCATO RINNOVO DEI CPL, AL VIA MOBILITAZIONE"
“Il mancato rinnovo dei contratti provinciali agricoli, scaduti a dicembre 2023, è una vergona, è l’altra faccia dello sfruttamento per cui il mondo agricolo finge di indignarsi quando accadono fatti orribili come la morte di Satnam Singh a Latina. Dopo tanti nostri appelli caduti nel vuoto, la pazienza dei lavoratori e delle lavoratrici è finita, per cui da luglio cominceremo a mettere in campo presidi sotto le prefetture e davanti le sedi delle associazioni datoriali agricole, per dare una svolta a uno stallo delle trattative non più tollerabile”.
Lo ha annunciato il Segretario Generale della Fai-Cisl Onofrio Rota al Consiglio generale della Federazione in corso ad Assisi con la partecipazione di Luigi Sbarra, Segretario Generale della Cisl.
“Ci appelliamo a Flai-Cgil e Uila-Uil per aprire una fase nuova – ha detto il sindacalista – visto che temporeggiare nelle trattative territoriali vuol dire mettere le mani nelle tasche dei tanti stagionali che in quanto tali perderanno la possibilità di recuperare il reddito dovuto finora”.
“L’accordo del 27 ottobre scorso sottoscritto a livello nazionale da tutte le parti sociali – ha spiegato il leader della Fai-Cisl – prevede che i salari provinciali vadano incrementati di almeno il 3,5%, pertanto i rinnovi non possono essere inferiori a questa percentuale. Ma nonostante i tanti appelli ancora in nessuna provincia è stato rinnovato il contratto: cosa assai grave, anche perché le stesse imprese lamentano la mancanza di manodopera e ricambio generazionale, ma non renderemo più attrattivo il lavoro agricolo se poi ci si rifiuta di renderlo dignitoso. Da Coldiretti, Cia e Confagricoltura – ha concluso Rota – ci aspettavamo un atteggiamento più responsabile e pragmatico per implementare, con le dovute integrazioni territoriali, il salario già previsto a livello nazionale, nella consapevolezza che i CPL, contratti provinciali di lavoro, rimangono una specificità del sistema contrattuale agricolo che occorre valorizzare proprio per dare risposte salariali più puntuali ai lavoratori e alle lavoratrici”.