GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE FORESTE, ROTA: “UNA FORESTA CHE NUTRE DEVE ANCHE ESSERE NUTRITA CON IL PRESIDIO DEI LAVORATORI”
“Il sistema forestale è connesso a tre E: ecologia, economia, etica. Perché non c’è prosperità economica senza la cultura, non può esserci crescita senza istruzione e formazione, non può esserci sistema ambientale senza conoscenze tecnicoscientifiche, non può esserci dunque una sana politica pubblica se l’uso del bosco va a danneggiare il suolo, il paesaggio, la fauna di un territorio: in questo senso la foresta va concepita come bene di interesse pubblico”.
Lo afferma il Segretario generale della Fai-Cisl, Onofrio Rota, in un editoriale pubblicato sul quotidiano online Interris in occasione della Giornata internazionale per le Foreste, che ricorre ogni 21 marzo ed è dedicata quest’anno al tema “foreste e cibo”.
“Le nostre foreste – scrive Rota – sono state abbandonate secondo un’idea semplicistica di ambientalismo che nascondeva in realtà una visione ben più materiale: le attività di selvicoltura sono costose e poco redditizie. Ecco perché come sindacato agroalimentare e ambientale chiediamo da tempo una svolta per riformare il lavoro idraulico-forestale riconoscendone il valore produttivo e nel contempo di interesse pubblico, seppure nell’ambito di un contratto di natura privata che non gravi sulle pubbliche amministrazioni ma, al contrario, diventi fattore di sviluppo sostenibile, tutela del territorio, crescita delle filiere energetiche e del legno, del turismo, dell’artigianato”.
“Senza le conquiste contrattuali – afferma il sindacalista, ricordando la piattaforma per rinnovare il Ccnl idraulico forestale scaduto nel 2024 – è inimmaginabile una politica forestale realmente moderna e sostenibile, capace di integrarsi perfettamente con la transizione dall’economia lineare a quella circolare e con quei 3,1 milioni di occupati che, secondo Symbola e Unioncamere, sono legati già, in Italia, a una professione verde, il 13,4% del totale. Non lasciamo che le gravi crisi che stiamo vivendo facciano passare in secondo piano le priorità del lavoro, in particolare quello agroalimentare e quello ambientale, dai quali dipendono la nostra sussistenza e la vita stessa del pianeta, e ricordiamo sempre che una foresta che nutre, deve anche essere nutrita e curata con il presidio umano dei lavoratori e delle lavoratrici”.
Intervento completo: https://www.interris.it/editoriale/una-foresta-che-nutre-deve-anche-essere-nutrita-e-curata-con-il-presidio-umano