FATTI DI AVOLA, LA FAI CISL AL 52° ANNIVERSARIO. ROTA: "RENDERE PUBBLICI I FASCICOLI DI POLIZIA"
“Le istituzioni mettano in pratica tutti gli strumenti normativi esistenti per sconfiggere sfruttamento e caporalato, e lo Stato renda pubblici i fascicoli di Polizia di 52 anni fa. È ancora questo il nostro appello, già rivolto al Presidente Mattarella e sul quale si era impegnato anche il Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci”.
Lo scrive sulla pagina Facebook della Fai Cisl il segretario generale Onofrio Rota, commentando il 52° anniversario dei fatti di Avola, ricordati questa mattina a Chiusa di Carlo.
“Ogni anno – afferma il sindacalista – il ricordo di questa tragedia scuote la memoria collettiva di chi visse quei fatti. Le vittime, Angelo Sigona, appena 25 anni, e Giuseppe Scibilia, 46 anni, erano iscritti alla Cisl, ma parlano ancora oggi al cuore di tutti, giovani e meno giovani, siciliani e non. Ricordare quei fatti è un impegno che tutti dobbiamo portare avanti nei confronti dei famigliari delle vittime, ma anche per rendere omaggio a tutti coloro che, con le proprie battaglie, hanno contribuito a rendere più dignitoso il lavoro agricolo. Quelle lotte, quelle due vittime, assieme ai 48 feriti e a tutti i loro famigliari, sono storia del sindacato italiano e restano stelle polari per i diritti acquisiti non solo nel lavoro agricolo, ma in tutti i settori, specialmente in questo momento di crisi”.
“La categoria dei braccianti – aggiunge il segretario generale della Fai Cisl Ragusa Siracusa, Sergio Cutrale – in questo anno di emergenza sanitaria ha dovuto pagare un tributo alto. L’agroalimentare non ha rallentato le produzioni, ma ha visto ridursi drasticamente le vendite e le esportazioni durante i mesi più difficili. Problemi che, inseriti in quella economia circolare che alimenta i territori, hanno inciso non poco sull’occupazione e sulle ore lavorate. Ricordare i fatti di Avola, significa rinnovare la dignità delle lotte operaie che difendono il lavoro. Oggi più che mai siano da esempio per il rispetto e la salvaguardia dell’occupazione”.