ROGO GHETTO DI RIGNANO, FAI CISL, CISL E ANOLF FOGGIA: "LE ISTITUZIONI PROGRAMMINO INTERVENTI SPECIALI PER EMERGENZA ABITATIVA LAVORATORI STRANIERI IN CAPITANATA".
“E’ urgente intervenire con provvedimenti speciali per superare l’emergenza dei ghetti, del trasporto e dei servizi per le migliaia di lavoratrici e lavoratori stranieri della Capitanata. L’occasione del PNRR può servire per realizzare progetti inclusivi ed arrivare all’eliminazione dei ghetti. Non possiamo sempre piangere, con cadenza sistematica e drammatica, vittime come Yusupha Joof, ragazzo gambiano divorato dalle fiamme nel campo di Torretta Antonacci”.
Il segretario genarle della FAI Cisl di Foggia Donato Di Lella, il segretario generale della Cisl di Foggia Carla Costantino e Mohammed Elmajdi, presidente dell’Anolf Puglia, intervengono dopo l’ennesima tragedia avvenuta in un ghetto del foggiano, il ‘Gran Ghetto di Rignano’, dove a causa di un incendio divampato nella notte, ha perso la vita un lavoratore gambiano.
La FAI Cisl, non più tardi di un paio di mesi fa, avena preannunciato la richiesta di una mozione parlamentare sulle emergenze migranti, prima tra tutti il caporalato che costringe all’invivibilità e alla illegalità nei campi dauni e di altri territori del Paese. La stessa FAI ha attivato l’iter di una petizione per lo smantellamento dei ghetti e di tutti gli insediamenti informali.
“Esprimiamo tutta la vicinanza e la solidarietà alla famiglia di Yusupha. Le risorse straordinarie, insieme ai fondi strutturali, possono servire per concertare e coordinare una strategia che garantisca sicurezza, realtà abitative non precarie, gestione dei servizi di prima necessità e di assistenza sanitaria e legale, insieme al potenziamento nella lotta all’illegalità, allo sfruttamento e alla irregolarità contrattuale – aggiungono FAI, Cisl e Anolf – La dignità umana, quella personale e del lavoro sono i cardini, non solo della nostra azione, ma della stessa vita di ogni lavoratrice e lavoratore e, fintanto che non sarà reale una soluzione dignitosa e definitiva, occorre garantire l’osservanza degli standard minimi dei diritti umani”