Il settore dell’industria alimentare è fondamentale per le province di Latina e Frosinone, con migliaia di posti di lavoro generati sul territorio e produzioni essenziali per l’economia del Paese e per l’export italiano. È un comparto dove sono impiegati, al fianco dei lavoratori dipendenti, numerosi lavoratori somministrati che ogni giorno collaborano per mantenere alti gli standard qualitativi e produttivi. Nel 2023, i lavoratori somministrati totali sono diminuiti del 3,6% attestandosi a quota 493mila, ma sono aumentati quelli assunti a tempo indeterminato che sfiorano quota 144mila. Quasi 1 lavoratore su 3, tramite Agenzia, ha un contratto a tempo indeterminato. Partendo da questi dati nazionali, le federazioni Fai e FeLSA Cisl del territorio hanno organizzato un confronto, che si è svolto in mattinata presso l’Abbazia di Fossanova a Priverno, coinvolgendo agenzie di somministrazione, aziende e parti sociali.
“Siamo convinti che i mutamenti del mercato del lavoro richiedano sempre più un’azione sinergica tra le federazioni, solo così possiamo lavorare per non lasciare indietro nessuno. Riaffermare la centralità della persona come collettività e non come singolo individuo, diventa oggi strettamente necessario per costruire nuove tutele. Dobbiamo garantire, ciascuno per il suo ambito, una contrattazione sempre più inclusiva sostenendo da una parte il valore del capitale umano e, dall’altra, la competitività delle aziende” hanno affermato Islam Kotb e Luigino Polletta Segretari Generali Fai Cisl di Latina e Frosinone con Marco Luppi e Stefano Tomaselli coordinatori Felsa Cisl di Latina e Frosinone.
All’evento hanno potato un saluto Maria Veltri, della Segreteria Cisl Lazio, il Segretario Generale della CISL di Latina, Roberto Cecere, il Segretario Generale della Cisl di Frosinone, Enrico Capuano e il Sindaco di Priverno Anna Maria Bilancia. Di seguito, due panel di approfondimento con i segretari territoriali di Fai e Felsa, Nicandro Iannacone, HR managar di Findus, Svevo Valentinis Italy HR di Froneri, Valentina Chiarotti Responsabile relazioni sindacali di Randstad Italia, Alfredo Savo Sardaro Area Manger Gi Group Lazio e Andrea Spinelli, Strategic client manager di Manpower.
Le conclusioni sono state affidate ai segretari generali di Fai e Felsa Cisl, Onofrio Rota e Daniel Zanda.
“Come Federazione – ha affermato il Segretario Generale Fai-Cisl Onofrio Rota - ci troviamo spesso nella necessità di governare la flessibilità richiesta da aziende fortemente condizionate dalla stagionalità, con l’importanza di garantire qualità del lavoro, sicurezza, stabilità professionale ed economica dei lavoratori che rappresentiamo. L’obiettivo, quindi, è riequilibrare le tutele dal posto di lavoro al mercato del lavoro e, per farlo, è importante potenziare la bilateralità, rafforzare la contrattazione di primo e secondo livello, dialogare con il mondo della scuola, migliorare le politiche attive del lavoro”.
“Nel mondo del lavoro il ‘tutti contro tutti’ non giova a nessuno – ha dichiarato il Segretario Generale Felsa Cisl, Daniel Zanda - la Cisl ha dimostrato da tempo di essere per una visione partecipativa e inclusiva della società, dove ogni persona viene tutelata nelle sue specificità e dove si collabora a ogni livello per obiettivi comuni. É importante sviluppare la contrattazione, specialmente quella di secondo livello, orientandola ad una gestione lungimirante della flessibilità, in un mercato del lavoro articolato e complesso”.