29 Ott2021
PESCA, SINDACATI: BENE DDL BILANCIO SU CISOA, DA ESTENDERE PERÒ A TUTTE LE CAUSALI DI SOSPENSIONE DEL LAVORO
Il Consiglio dei ministri ha approvato, ieri, il Ddl bilancio per il 2022 che contiene una norma che estende la CISOA ai lavoratori della pesca per la perdita di giornate di lavoro imputabili a diverse cause, escludendo però i giorni di sospensione dell’attività di pesca derivanti da misure di arresto temporaneo continuativo e non continuativo. Fai, Flai e Uila Pesca riconoscono questo risultato come la conseguenza di una lunga battaglia, condotta dal sindacato che, da oltre venti anni, chiede un ammortizzatore sociale sostenibile che intervenga per tutte le causali di sospensione non imputabili al datore di lavoro e ai lavoratori.
Apprezziamo che il Ministero del Lavoro abbia mantenuto l’impegno preso e riteniamo che questo sia un primo importante passo in avanti, non ancora sufficiente, però, a rendere questo ammortizzatore uno strumento davvero efficace a tutela di tutti i lavoratori e in grado di garantire la sostenibilità economica delle imprese che oggi subiscono gli effetti legati alla riduzione dello sforzo di pesca imposto da politiche comunitarie sempre più orientate in questa direzione.
Fai, Flai e Uila Pesca sono fermamente convinte che la CISOA debba fornire una soluzione rispetto a tutte le causali di sospensione dell’attività lavorativa non imputabili al datore di lavoro e ai lavoratori. Nei mesi passati, insieme a tutto il mondo della rappresentanza datoriale con cui sigliamo i contratti di riferimento del settore, avevamo inviato una nota ai Ministeri del Lavoro e delle Politiche agricole nella quale chiedevamo la massima attenzione nel costruire un percorso che portasse a un ammortizzatore davvero efficace e per raggiungere questo risultato continueremo a impegnarci nel confronto con il Governo, con lo spirito costruttivo e responsabile che da sempre ci caratterizza.
È necessario pertanto fare, tutti insieme, uno sforzo ulteriore durante l’iter parlamentare affinché vengano riconosciute le specificità del settore e si possa concretizzare una soluzione definitiva e sostenibile al problema degli ammortizzatori sociali, contemplando tra le fattispecie ammissibili anche la sospensione delle attività di pesca legate alle misure di arresto temporaneo continuativo e non continuativo.