STAFFETTA DELLA LEGALITÀ, SVOLTA A MILANO LA NUOVA TAPPA DELL’ULIVO DI BORSELLINO
Partita da Palermo, la “margotta” tratta dall’ulivo di Via D’Amelio ha fatto tappa oggi in Piazza Fontana e domani sarà piantata a Lecco: sono intervenuti Luigi Sbarra e altri dirigenti Cisl e Fai-Cisl, familiari del giudice Borsellino, rappresentanti dell’Arcidiocesi e del Comune di Milano
Si è svolta oggi a Milano la nuova tappa della “staffetta della legalità”, iniziativa della Fai-Cisl che vede protagonista l’ulivo di Via D’Amelio, riprodotto con una potatura denominata “margotta” che ne consentirà la ripiantumazione. L’appuntamento, svolto nella sede dell’Arcidiocesi di Milano, ha visto tra gli altri i contributi di Fiammetta Borsellino, figlia del giudice ucciso dalla mafia nel 1992, di Luigi Sbarra e altri dirigenti nazionali e regionali della Cisl e della Fai-Cisl, Mons. Franco Agnesi e Rosario Pantaleo, consigliere e Presidente della Commissione antimafia del Comune di Milano.
L’ulivo viaggia in questi giorni sui furgoni della campagna Fai-Cisl “tutele in movimento”, utilizzati per l’assistenza dei braccianti. Partito da Palermo, ieri ha fatto tappa anche in Vaticano, dove è stato benedetto da Papa Francesco al termine dell’udienza in Piazza San Pietro. Domani sarà trasportato e piantato a Lecco, nel giardino dell’Istituto Maria Ausiliatrice, in presenza di oltre 800 studenti.
Luigi Sbarra nel suo messaggio ha dato risalto al ruolo del sindacato nel rispondere al bisogno di legalità e giustizia specialmente dove c'è più disagio: "Dove sono radicate paure, povertà, insicurezza sociale, la criminalità trova il suo terreno più fertile per attecchire. Anche i tre morti al giorno sul lavoro che stiamo riscontrando quest'anno, oppure l'elevata precarietà che colpisce soprattutto giovani e donne, sono piaghe da estirpare per non consentire al malaffare di prosperare. Ma il sindacato non deve essere lasciato solo, questa è una battaglia che deve vederci tutti coinvolti: sindacati, imprese, associazioni, istituzioni, società civile".
“Questa iniziativa incarna i nostri valori e rafforza le battaglie quotidiane contro lo sfruttamento nei campi, la concorrenza sleale, le agromafie", ha detto invece il Segretario Generale della Fai-Cisl nazionale, Onofrio Rota. Mentre Fiammetta Borsellino ha sottolineato: "Con l'ulivo mandiamo un messaggio di pace e giustizia anziché rabbia e rancore; mio padre accertò il radicamento delle mafie anche al Nord, e il tempo gli ha dato ragione. La staffetta della Fai-Cisl è un esempio positivo di azione collettiva delle organizzazioni sane". A concludere l'incontro è stato l'intervento del Segretario della Cisl nazionale Giulio Romani, che ha ribadito: "Combattere le mafie vuol dire agire nell'interesse dei lavoratori che rappresentiamo, oggi anche sindacati europei sono in prima linea, ad esempio per estendere la Legge La Torre sulla confisca dei beni della mafia".