CONGRESSO EFFAT, ROTA: SU CAPORALATO SERVE RETE EUROPEA DEL LAVORO AGRICOLO DI QUALITA’
ZAGABRIA, 6 NOVEMBRE 2019 - “Il cammino unitario della nostra Europa va rilanciato sul sentiero di una PAC dalle forti connotazioni sociali. Dobbiamo batterci affinché subentrino condizionalità sociali nelle clausole di gestione dei fondi: sì ai finanziamenti per chi rispetta le persone, l’ambiente, le regole della concorrenza, i contratti di lavoro, no ai finanziamenti a pioggia determinati soltanto dall’estensione dei terreni, no ai finanziamenti a chi non sa offrire lavoro in sicurezza, a chi specula sulla pelle dei lavoratori”.
Lo ha detto il segretario generale della Fai Cisl Onofrio Rota intervenendo oggi a Zagabria al quinto Congresso dell’Effat, la federazione europea dei sindacati dell’agroalimentare e del turismo.
“Chiediamo all’Effat – ha poi affermato Rota – di battersi per realizzare, insieme a istituzioni e rappresentanti delle imprese, una Rete Europea del Lavoro Agricolo di Qualità. Vogliamo che questo strumento, già esistente in Italia, recepito nella Legge 199 contro il caporalato, venga adottato in tutto il resto d’Europa, per avvantaggiare le imprese che dimostrano adeguati standard su lavoro, legalità, contratti, produzioni. Perché non può esistere buon cibo, buona agricoltura, buon territorio, se dietro non c’è il lavoro legale, dignitoso, ben retribuito. È questa l’Europa che vogliamo – ha concluso il leader della Fai Cisl – per rafforzare la catena del valore lungo tutte le filiere, affinché non esistano più lavoratori di serie a e altri di serie b”.