MANIFESTO DI ASSISI, ROTA: "LAVORATORI AGRICOLI, FORESTALI E DELLA BONIFICA I MIGLIORI CUSTODI DEL TERRITORIO"
Il segretario generale al Premier Conte: "Grave la mancanza di una legge contro il consumo di suolo"
ASSISI, 24 GENNAIO 2020 - "Il Manifesto di Assisi è partito con il piede giusto, contiamo su questo documento per realizzare un vero patto di responsabilità, che da tempo invochiamo, tra istituzioni, imprese e parti sociali, in nome del bene comune e di una transizione green che non lasci indietro nessuno".
Lo ha detto il segretario generale della Fai Cisl Onofrio Rota a margine della presentazione del Manifesto di Assisi, promosso dalla Fondazione Symbola.
"Come sindacato di categoria - ha detto il leader della federazione agroalimentare e ambientale della Cisl - abbiamo sottoscritto il Manifesto perché condividiamo lo spirito con cui è nato, che è quello del voler fare sistema per trasformare la paura del cambiamento in speranza e opportunità. L'agricoltura è uno dei settori più colpiti dalla crisi climatica, negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro, però al contempo è proprio dal lavoro ambientale e agroalimentare che nascono le risposte più avanzate per salvaguardare il pianeta. Tra le priorità che ci dobbiamo dare, dunque, c'è sicuramente la valorizzazione del ruolo dei lavoratori agricoli, forestali e della bonifica, che sono i migliori custodi del territorio".
"Inoltre continuiamo a ritenere grave - ha concluso Rota - che ancora non sia stata realizzata una buona legge contro il consumo di suolo, che nel solco di quanto indicato dall'Enciclica Laudato Si' ci aiuti a contenere il dissesto idrogeologico e la scomparsa di terreni agricoli. Gli ultimi dati Ispra ci dicono che in Italia asfalto e cemento mangiano circa 50 Km quadrati di suolo all’anno. Come abbiamo più volte ripetuto: senza terra non c'è cibo. Rilanciamo dunque questa nostra campagna affinché le istituzioni italiane ed europee si muovano nella giusta direzione"..
Il Manifesto di Assisi, è emerso dalla presentazione, ha raccolto finora oltre 1300 adesioni tra rappresentanti di istituzioni, mondo economico, politico e della cultura; tra i primi firmatari, anche la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan.