PRIMO MAGGIO, ROTA: "COLDIRETTI, CIA E CONFAGRICOLTURA ASCOLTINO MATTARELLA, BISOGNA RINNOVARE I CPL"
“Da Mattarella ieri abbiamo ascoltato parole puntuali sul lavoro agroalimentare, a cominciare dall’invito a non dimenticare le disparità sociali e territoriali, gli esclusi, i lavori precari e sottopagati, il basso livello retributivo dei giovani, poi il Presidente della Repubblica ha anche sottolineato che i corpi intermedi sono un elemento caratterizzante della nostra Costituzione e recano beneficio all’Italia, e che il movimento sindacale, portatore di valori democratici, è interlocutore insopprimibile per lo sviluppo di una fruttuosa contrattazione collettiva, di settore e aziendale, perché il welfare non smarrisca il suo carattere universalistico e per una crescita equilibrata dei salari che rimuova una stagnazione che pesa sulla vita delle famiglie, a differenza di quanto avviene in altri Paesi. Dunque un monito a compiere fatti concreti va rivolto ora al mondo delle imprese. Adesso non ci sono più alibi: i lavoratori del Made in Italy vogliono il contratto”.
Lo scrive su X il Segretario Generale della Fai-Cisl, Onofrio Rota, nel suo messaggio di Buon Primo Maggio, ricordando che è iniziata la nuova stagione agricola ma i lavoratori sono ancora senza contratto provinciale.
“Ricordo a Coldiretti, Cia e Confagricoltura – scrive il sindacalista – che i contratti provinciali sono scaduti a dicembre. Avevamo condiviso di allungare di un mese, da gennaio, il tempo per aprire le trattative, poi alcuni negoziati sono partiti ma ad oggi dalle parti datoriali arrivano solo segnali scoraggianti. Eppure i CPL, contratti provinciali di lavoro, sono una specificità del sistema contrattuale agricolo che occorre valorizzare proprio per dare risposte salariali più puntuali ai lavoratori e alle lavoratrici. L’accordo del 27 ottobre scorso sottoscritto da tutte le parti sociali prevede che i salari provinciali vadano incrementati del 3,5%, e questo aumento non va negoziato, è già definito a livello nazionale, riferito al recupero del differenziale inflattivo del biennio 2022-2023 di competenza nazionale. Quindi la sua erogazione è legata al rinnovo del contratto provinciale, e a questo incremento – spiega Rota – va aggiunta una richiesta di aumento, tenendo conto dei dati IPCA, che per il periodo di competenza dei CPL (2024-2025) è di 4,9%. Pertanto, le richieste non possono essere inferiori a questa percentuale. Coldiretti, Cia e Confagricoltura diano adesso un segnale coerente con gli impegni presi”.
“In questo Primo Maggio – conclude il leader della Federazione agroalimentare della Cisl, oggi presente con tutta la Segreteria nazionale e molti delegati e dirigenti alla manifestazione di Cgil, Cisl e Uil a Monfalcone – facciamo nostre le parole del Presidente Mattarella e sollecitiamo al più presto il rinnovo di tutti i contratti agricoli provinciali, per riconoscere ai lavoratori e alle lavoratrici la giusta retribuzione e la dignità che merita chi garantisce ogni giorno il cibo sulle tavole degli italiani, e anche per rendere più attrattivo il settore per i tanti giovani costretti troppo spesso ad emigrare per realizzare percorsi professionali più soddisfacenti e meno faticosi. Buon Primo Maggio a tutte e tutti”.