CAPORALATO, INTERVISTA DI LIBERO A ONOFRIO ROTA: "ENTI BILATERALI POSSONO ESSERE LA CHIAVE"
"In ogni Provincia ci sono gli enti bilaterali agricoli che provvedono a integrare malattie e infortuni dei lavoratori: possono essere la chiave, sono già importanti presidi territoriali e potrebbero fungere da certificatori delle assunzioni". Lo afferma il segretario generale della Fai Cisl Onofrio Rota in un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano Libero sui temi dello sfruttamento in agricoltura e nell'industria alimentare. Alla domanda della giornalista Giulia Cazzaniga se i centri per l’impiego possono essere di aiuto il sindacalista ha risposto: "I lavoratori agricoli non si rivolgono a queste strutture, non ne percepiscono il valore, così come le imprese, che spesso sono di piccole dimensioni". Tra i temi dell'intervista, l'accusa di sfruttamento rivolta dall'Onu all'industria alimentare italiana: "Va detto che la gran parte della nostra industria alimentare è composta da lavoro ben contrattualizzato, è sbagliato demonizzare il settore", ha dichiarato Rota.
Sempre a proposito di caporalato, ha affermato il sindacalista: "Al nostro numero verde per le segnalazioni arrivano chiamate da tutta Italia. Vero è che al Nord le sacche di irregolari sono minori, più diffuse al Sud. In tutte le Regioni si stanno compiendo passi importanti per contrastare il fenomeno. Dai protocolli per il collocamento pubblico del personale all’attivazione di card per il trasporto dei braccianti. Ma l’esperienza del nostro camper per l’assistenza sanitaria è allarmante: chi non ha i documenti non è spinto a uscire dall’ombra. Non la si chiami sanatoria, ma un ragionamento sulla regolarizzazione delle centinaia di migliaia di irregolari presenti da anni nel nostro Paese andrebbe, io credo, compiuto. Sarebbe un buon modo per implementare diritti, doveri ed entrate fiscali".
In allegato l'intervista completa.