PLASMON, SIGLATO CONTRATTO INTEGRATIVO: AL CENTRO WELFARE E CONCILIAZIONE VITA-LAVORO
È stato siglato da Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil e le Rsu di Latina e Milano il rinnovo dell’accordo integrativo 2022-2024 con la Società Heinz Italia Spa, titolare del marchio Plasmon.
Soddisfatta la Federazione agroalimentare cislina, che sottolinea come la sottoscrizione dell’accordo rappresenti un ulteriore avanzamento nel consolidamento di un sistema di relazioni industriali positivo e fattivo con Heinz Italia.
“L’accordo – spiega Alessandro Alcaro, coordinatore Fai-Cisl del gruppo Heinz – mette al centro il tema del welfare all’insegna della conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro, con importanti novità come il riconoscimento di ulteriori 5 giorni di permessi, di cui 2 retribuiti e 3 non retribuiti, utilizzabili dalle lavoratrici e dai lavoratori nei casi di inserimento dei figli all’asilo nido, di malattia dei figli e di assistenza ai genitori anziani, inoltre c’è l’integrazione fino al 100% della retribuzione per 8 settimane del congedo parentale richiesto entro il primo anno di vita del bambino”.
Con il rinnovo sono stati ottenuti anche importanti progressi in materia di relazioni industriali, salute e sicurezza, diritto alla formazione professionale, lavoro agile e diritto alla disconnessione, e poi banca ore solidale, con un’importante contribuzione aziendale pari a 10 giorni ogni 50 giorni ceduti dai dipendenti più un contributo iniziale di 5 giorni.
“Siamo soddisfatti anche per la revisione della struttura del premio per obiettivi, che ha determinato, con specifico riferimento allo stabilimento di Latina, un riequilibrio tra la quota in welfare e la quota in busta paga a favore di quest’ultima, e con un ulteriore riconoscimento alle lavoratrici e ai lavoratori che decideranno di ricevere in welfare anche la quota di premio in busta paga, di un ulteriore incremento del valore del premio fino a 100 euro”, aggiunge Alcaro.
Un commento positivo giunge anche dal Segretario nazionale della Fai-Cisl Massimiliano Albanese, che osserva: “In un momento complesso come quello che stiamo vivendo, tra inflazione e carovita, crisi internazionale, gestione della fase postpandemica, i rinnovi dei contratti integrativi rappresentano di sicuro uno strumento fondamentale di avanzamento, sia sul piano dei diritti che della partecipazione e del benessere economico e sociale: sarà davvero importante proseguire su questa strada per dare risposte sempre più puntuali a lavoratori e imprese, valorizzando il capitale umano, le specificità settoriali e produttive, il tessuto economico dei territori”.