AGECONTROL, SINDACATI: L’AZIENDA CHIUDE LA PORTA ALLA TRATTATIVA CON I LAVORATORI
Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil: “Ingiustificabile assenza dell’azienda all’appuntamento con le organizzazioni sindacali per la chiusura delle trattative, ora il Ministero intervenga”
Le organizzazioni sindacali FAI Cisl, FLAI Cgil e UILA Uil esprimono con una nota il più fermo dissenso rispetto all’interruzione delle trattative che l’azienda Agecontrol mette in opera ai danni dei lavoratori, da anni in attesa del loro giusto riconoscimento economico rispetto alle mansioni svolte. Una misura quanto mai urgente in vista della prevista riorganizzazione dell’azienda.
“Ci eravamo lasciati a luglio con l’impegno reciproco di finalizzare e dare compimento nel mese di settembre all’accordo di riqualificazione – affermano i sindacati – e oggi scopriamo che l’azienda, nella persona dell’amministratore unico Fabio Fuselli accompagnato e assistito dal direttore del personale Davide Di Capua, ha deciso di venire meno all’impegno preso non presentandosi all’incontro prefissato”.
Le organizzazioni sindacali unitariamente prendono atto della situazione e indicono un’assemblea per giovedì 6 ottobre con tutti i lavoratori per decidere collettivamente le azioni di impegno e lotta per la loro tutela.
“Ricordiamo – proseguono i sindacati – che Agecontrol, società partecipata controllata dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali attraverso AGEA, riveste un ruolo decisivo a tutela della salute e della sicurezza dell’intero settore agroalimentare del nostro Paese. Attraverso Agecontrol infatti vengono monitorati e verificati i pagamenti effettuati da AGEA nei confronti delle aziende agricole, oltre ad una serie di importantissimi controlli legati alla qualità dei prodotti agroalimentari importati e somministrati, dall’ortofrutta alle mense scolastiche. Negli ultimi dodici mesi, abbiamo svolto più incontri sulla riforma degli inquadramenti per il personale in forza, in attesa da anni della corretta retribuzione. Anche il Ministero è stato coinvolto in più occasioni attraverso incontri istituzionali e comunicazioni ufficiali, di cui l’ultima avvenuta lo scorso 30 settembre. Nel corso di questi incontri, ci siamo fatti carico di sospendere il numeroso contenzioso che i lavoratori ci chiedevano di mettere in atto unitamente al blocco dei controlli che poteva, e può tutt’ora, causare ingenti danni economici alle imprese del settore ortofrutticolo ed agroalimentare italiano. L’inspiegabile decisione della dirigenza aziendale di non portare a compimento l’accordo che si stava raggiungendo con le organizzazioni sindacali – concludono Fai, Flai e Uila – impone che il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali intervenga per giungere al più presto ad un accordo soddisfacente per tutte le parti e mettere in sicurezza il sistema dei controlli del settore agroalimentare”.