09 Set2021
CINEMA: A VENEZIA78 IL DOCUFILM “CENTOOTTO”, SUI PESCATORI SEQUESTRATI IN LIBIA UN ANNO FA
Sarà presentato domani 10 settembre in anteprima assoluta il docufilm “Centootto” (Italia, 50’). Occasione della proiezione, il Premio collaterale “Persona, Lavoro, Ambiente” della Fondazione Fai Cisl Studi e Ricerche, che sbarca per la seconda volta alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica de La Biennale di Venezia. L’evento si svolgerà dalle 11.30 alle 13.30, presso lo Spazio Incontri Venice Production Bridge, al terzo piano dell’Hotel Excelsior, con gli interventi, tra gli altri, del Segretario Generale della Fai Cisl Onofrio Rota e del Presidente della Fondazione Vincenzo Conso. Dopo la proclamazione e la consegna dei premi, dedicati dal sindacato agroalimentare alle pellicole ritenute più interessanti nel trattare i temi del Lavoro e dell’Ambiente, sarà la volta della proiezione di “Centootto”.
Prodotto da Fai Cisl e Centro Studi e Rivista Confronti, il docufilm narra il sequestro di 18 pescatori di Mazara del Vallo avvenuto in Libia lo scorso anno. Al centro del racconto, le testimonianze di alcuni pescatori e dei loro famigliari, del Sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci, e dell’armatore Marco Marrone, proprietario del Medinea, uno dei due pescherecci rimasti coinvolti nella drammatica vicenda. Il sequestro avvenne il primo settembre 2020, a 40 miglia da Bengasi, in acque internazionali, e si concluse con la liberazione dell’equipaggio dopo 108 giorni di prigionia, dopo aver tenuto con il fiato sospeso l’intera comunità mazarese, la cui storia è indissolubilmente intrecciata con il mondo della pesca.
“Oltre al racconto di una vicenda umana terribile, come il sequestro e la prigionia dei pescatori”, spiega il Segretario Generale della Fai Cisl Onofrio Rota, ideatore del progetto, “la volontà del sindacato è quella di tenere alta l’attenzione sia sulle difficoltà che affrontano ogni giorno i lavoratori del settore che sul bisogno di un maggiore protagonismo politico ed economico nel Mediterraneo da parte del nostro Paese”.
“Lavorare a questo progetto – aggiunge Claudio Paravati, direttore di Confronti e regista del docufilm insieme a Giuseppe Bellasalma e Michele Lipori – ci ha aperto un mondo di storie: personali, di famiglia, di comunità, di lavoro, il tutto inserito nel mondo del Mediterraneo, crocevia di incontri, scontri e dialogo tra culture e popoli. Raccogliere tutto questo è stata un’avventura entusiasmante, perché vuol dire restituire al pubblico storie di donne e uomini che valeva e vale la pena ascoltare, vedere e raccontare”.