CAPORALATO, INCONTRO CON MINISTRI CALDERONE E LOLLOBRIGIDA, ROTA: "ACCELERARE SU ISPETTORATO, PNRR, DATI E FAVORIRE EMERSIONE IRREGOLARI"
“L’ennesimo caso di sfruttamento disumano emerso a Latina, con la morte di Satnam Singh, operaio agricolo abbandonato agonizzante, dimostra il bisogno di riprendere un confronto permanente sul lavoro con il tavolo interministeriale avviato a febbraio per agire concretamente a partire dai territori più vulnerabili: il Governo accolga le nostre proposte per rendere più sicuro il lavoro e per mettere fine a caporalato e ghettizzazione degli immigrati”.
Lo ha detto il Segretario Generale della Fai-Cisl nazionale, Onofrio Rota, intervenendo a Roma, al Ministero del Lavoro, al confronto con i ministri Calderone e Lollobrigida.
“Siamo indignati per quanto accaduto e ci stringiamo alla famiglia del bracciante morto e a tutta la comunità indiana, però se davvero vogliamo debellare la piaga del caporalato è importante non agire sull’onda dell’emotività – ha detto il sindacalista – perché il fenomeno, come denunciamo da anni, è radicato in specifici raccolti e territori, dunque serve una risposta strutturale. Al Governo chiediamo anzitutto di valorizzare l'incrocio dei dati e accelerare le misure previste per l’efficientamento dell’Ispettorato del Lavoro e quelle programmate con il Pnrr per gli alloggi dei braccianti, poi vanno superate le politiche dei click day per i decreti flussi: se davvero vogliamo dichiarare guerra allo sfruttamento dobbiamo partire soprattutto da una efficace emersione di chi diventa irregolare, perché chi vuole lavorare e non ha commesso reati non può rimanere nel limbo allo scadere del contratto, parliamo di persone cui dobbiamo riconoscere dignità e inclusione, altrimenti le ritroviamo nei tanti ghetti sparsi sul territorio. Poi vanno coinvolti gli enti bilaterali agricoli, presenti in ogni provincia, per governare con efficienza e trasparenza l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Vanno inoltre attuati i protocolli territoriali anti caporalato in tutte le loro parti, così come per le cabine di regia, che servono a moltiplicare le buone pratiche di trasporto, alloggio e contrattualizzazione dei lavoratori, anche nell’interesse delle tante imprese agricole che operano nella legalità e subiscono la concorrenza sleale di chi non applica i contratti. Infine, serve un sistema più premiante per le imprese iscritte alla Rete del lavoro agricolo di qualità dell’Inps”.
“Oltre alle mobilitazioni di questi giorni, come quella svolta ieri davanti la Prefettura di Latina assieme alla Cisl territoriale – ha concluso Rota – continueremo ad affiancare lavoratrici e lavoratori con i nostri camper 'Tutele in movimento', con le nostre guide multilingue su diritti, salute e sicurezza, con le campagne 'Sos Caporalato' e 'Mai più ghetti', però serve anche la vicinanza delle Forze dell’Ordine e delle istituzioni per valorizzare il ruolo di chi vive in prima linea ogni giorno per affermare la legalità e il lavoro dignitoso, e su questo dal Governo ci aspettiamo misure concrete”.
Fai-Cisl e Uila-Uil hanno indetto per martedì 25 a Latina lo sciopero e una manifestazione con la comunità indiana: “Preferiamo manifestare con i lavoratori, non con i partiti”, ha detto il leader della Federazione agroalimentare cislina.