12 Mar2020
CORONAVIRUS, L’APPELLO DELLA FAI CISL: “SU AGROALIMENTARE SERVE MAGGIORE IMPEGNO DALL’EUROPA”
“In questi giorni di grave incertezza è fondamentale l’impegno di tutti per non creare allarmismo e per affrontare, con grande senso di responsabilità, l’emergenza Coronavirus e le sue conseguenze economiche e sociali. Apprezziamo lo sforzo del governo italiano, ma crediamo sia fondamentale che anche l’Europa faccia la sua parte, a cominciare da una maggiore solidarietà tra Stati e un sostegno concreto al sistema agroalimentare, messo sotto stress in questo momento per diversi motivi. Per questo, chiediamo di condividere una battaglia comune, affinché le istituzioni sovranazionali competenti facciano uno sforzo maggiore e mettano in campo risorse straordinarie a favore dei lavoratori e delle imprese del settore”.
È un passaggio dell’appello che la Fai Cisl ha rivolto al Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, al Commissario europeo per l’economia Paolo Gentiloni, alla Presidente della BCE Christine Lagarde, al Premier Conte, e all’EFFAT, il sindacato agroalimentare europeo, per sostenere il Made in Italy e il lavoro agroalimentare in tutta Europa.
“Bisogna che l’Europa non trascuri i comparti più strategici dell’economia italiana e di quella comunitaria, come l’agricoltura, l’industria alimentare e tutta la filiera della trasformazione. Ad essere coinvolti sono milioni di lavoratrici e lavoratori, il cui destino si unisce a doppio filo con quelli del turismo e dei tanti servizi connessi, duramente colpiti in queste settimane”, si legge nella lettera, firmata dal segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota: “Serve dunque un impegno maggiore, da parte dell’Europa tutta, anche per evitare guerre commerciali e qualsiasi tentativo di concorrenza sleale, come quelli emersi nei giorni scorsi a scapito del Made in Italy agroalimentare”.
"Il ruolo delle istituzioni europee – conclude l’appello – può essere prezioso per sostenere i lavoratori dell’agroalimentare: prima che sia troppo tardi, bisogna contenere l’espandersi dell’emergenza sanitaria e fare in modo che tutti i lavoratori siano consapevoli, informati, e soprattutto tutelati, con tutti gli strumenti possibili, sia rispetto alla tenuta occupazionale che alla salute sui luoghi di lavoro. Vogliamo sottolineare che in Italia anche la riapertura della trattativa sul rinnovo del CCNL dell’industria alimentare, con il nuovo incontro previsto per l’8 aprile, può rappresentare un segnale positivo per tutti, un impegno da portare avanti in nome della responsabilità e di un sistema, l’agroalimentare italiano, caratterizzato da relazioni industriali avanzate e innovative. Auspichiamo possa servire anche questo come richiamo alla responsabilità di tutti davanti alle sfide del momento”.