14 Mar2020
CORONAVIRUS, ROTA: “DA ALCUNE AZIENDE ALIMENTARI COMPORTAMENTI IRRESPONSABILI, È IN GIOCO LA SALUTE DEI LAVORATORI E DI TUTTA LA COLLETTIVITÀ”
“Per far fronte al virus Covid-19 l’impegno è massimo da parte di tutti. Dopo l’interruzione delle attività didattiche, la chiusura degli esercizi commerciali, paesi interi in quarantena e la possibilità di uscire solo per motivi di comprovata necessità, a rimanere in funzione ad oggi sono le fabbriche, cuore pulsante del tessuto produttivo italiano. Non si sono mai fermate le aziende dell’agroalimentare per far fronte alla richiesta di beni alimentari e non creare ulteriori disagi ai cittadini. Riconosciamo dunque l’importante impegno da parte delle imprese, ma siamo costretti a denunciare i comportamenti di alcune aziende che, incuranti della situazione, pensano solo alla massimizzazione del profitto senza curarsi della salute dei lavoratori e delle loro famiglie”. Lo afferma il segretario della Fai Cisl Verona Giampaolo Veghini, che spiega: “All’interno di alcune fabbriche agroalimentari, registriamo che in maniera del tutto cinica e opportunistica l’emergenza nazionale che sta affrontando l’Italia intera diventa un pretesto, da parte di qualche imprenditore, per dare la caccia a un esasperato profitto sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori, nel tentativo di imporre lavoro straordinario, in condizioni dove le norme igienico sanitarie imposte dai recenti DPCM vengono talvolta disattese e dove si ritarda a fornire i dispositivi di protezione previsti, come guanti, mascherine, disinfettanti”.
Lo stesso segretario generale della Fai Cisl nazionale, Onofrio Rota, dopo aver pubblicato una foto sui social con lavoratori impossibilitati a spogliarsi rispettando le distanze di sicurezza, afferma: “Comportamenti del genere sono irresponsabili. Lavoratrici e lavoratori stanno affrontando grandi sacrifici, mettendo a disposizione le loro professionalità, competenze ed esperienze che sono il vero valore aggiunto dell’agroalimentare Made in Italy. Bisogna vigilare sul pieno rispetto delle disposizioni di legge, soprattutto alla luce del protocollo appena sottoscritto da governo e parti sociali. Un documento frutto di un lavoro intenso, un risultato molto positivo, ma ora è indispensabile che venga attuato, da subito. Serve un impegno chiaro dalle parti datoriali. Mentre alcune imprese si stanno velocemente adeguando, alcuni imprenditori e direttori delle risorse umane non hanno ancora compreso che ad essere in gioco è la salute dei lavoratori e di tutta la collettività”.
“Davanti all’emergenza sanitaria – conclude Rota – abbiamo accolto anche la richiesta di sospendere lo stato di agitazione, avviato dopo l’interruzione della trattativa per il rinnovo del CCNL. È stato un gesto di grande responsabilità da parte dei sindacati e dei lavoratori, però gli impegni devono essere reciproci: soltanto così potremo superare la crisi attuale e tenere attivo il nostro tessuto produttivo”.