"DONNE D'ALBANIA IN ITALIA", IL VOLUME PRESENTATO ANCHE ALL'UNIVERSITÀ DI BARI
"Donne d’Albania in Italia": in occasione della presentazione del libro curato da Rando Devole e Claudio Paravati, si è svolta oggi una nuova giornata di riflessioni a Bari sui percorsi di integrazione attraverso il lavoro, la solidarietà e la partecipazione.
È intervenuto ai lavori il Segretario Generale della Fai Cisl Onofrio Rota, mentre ad aprire l'iniziativa sono stati i saluti del Magnifico Rettore dell'Università di Bari "Aldo Moro", Prof. Stefano Bronzini, e di rappresentanti del Consolato di Bari e delle istituzioni locali.
Alle tavole rotonde tante voci di testimonianza dal mondo dell'associazionismo e da alcune donne protagoniste del volume.
"In agricoltura - ha ricordato Rota - lavorano 350 mila immigrati, circa un terzo degli operai agricoli, nel 2030 secondo le nostre previsioni saranno il 50% della manodopera: siamo una società plurale che deve saper riconoscere diritti, formazione, competenze, mettendo fine alla malapolitica dei ghetti".
Il sindacalista ha anche ricordato l'urgenza di completare l'accordo previdenziale tra Italia e Albania per riconoscere i contributi alle lavoratrici e ai lavoratori: “L’accordo amministrativo raggiunto a luglio in materia previdenziale ha costituito un grande passo in avanti, ma c'è ancora molto da fare per arrivare all’entrata in vigore dell’intesa, che dovrà essere firmata dai ministeri competenti e poi ratificata dai parlamenti di entrambi gli Stati, bisogna interloquire con il nuovo Governo, con le istituzioni e portare avanti il percorso dell'accordo”, ha detto Rota.