PANIFICAZIONE, PATRIZIO GIORNI: "BENE IL CONTRATTO UNICO, ORA IMPLEMENTARE LA CONTRATTAZIONE DI SECONDO LIVELLO"
“La firma del nuovo contratto per la panificazione con le associazioni datoriali Assipan-Confcommercio e Fiesa-Assopanificatori Confesercenti è un risultato entusiasmante che semplifica il quadro contrattuale del settore e rende il Ccnl, in un contesto negoziale particolarmente complesso, l’unico riferimento normativo e retributivo”.
Così il Segretario Nazionale della Fai-Cisl Patrizio Giorni commenta il rinnovo del Ccnl della panificazione 2023-26, scaduto il 31 dicembre 2022.
“La trattativa – spiega il sindacalista – è stata lunga e complicata, ma allo stesso tempo ha portato a conquiste di assoluto rilievo, a cominciare dalla parte economica, con aumenti retributivi di 183 euro a regime nelle aziende artigiane e di 280 euro in quelle industriali, più un importo ‘una tantum’ di 100 euro per le prime e 160 euro per le seconde. Questi incrementi decorrono dal 1 febbraio scorso grazie ad un accordo, firmato il 31 gennaio tra le parti, che attribuiva già una prima tranche di aumenti. Di assoluto rilievo anche gli elementi normativi, tra i quali l’incremento del contributo a carico del datore di lavoro in caso di adesione alla previdenza complementare, una più puntuale e completa normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, l’impegno a riaggiornare il sistema classificatorio e, per i lavoratori dei panifici industriali, la copertura economica della pausa pasto”.
“La firma – conclude Giorni – è una tappa importante per rilanciare il settore della panificazione ottenuta grazie ad un sistema di relazioni sindacali corretto e maturo, sviluppato attraverso un atteggiamento serio, responsabile e costruttivo da parte di tutte le parti presenti al tavolo. È un segnale positivo che va ad aggiungersi agli altri rinnovi concordati, nell’ambito dell’agroalimentare italiano, nell’ottica di qualificare il lavoro e di rafforzare il potere d’acquisto delle famiglie logorato da una dinamica inflazionistica che negli ultimi anni è stata particolarmente aggressiva. L’impegno della Federazione, ora, è riversato verso l’estensione della contrattazione di secondo livello, territoriale e aziendale, come strumento prezioso in grado di garantire competitività al sistema delle imprese e sempre migliori tutele a beneficio dei lavoratori e delle lavoratrici del settore”.