19 Mar2019
ALIMENTARE, ROTA: CCNL, UN RINNOVO CHE GUARDA AL FUTURO
“Sarà determinante per il settore l’integrazione tra tutti i diversi strumenti proposti nelle piattaforme da Fai, Flai e Uila”
LAMEZIA TERME (CZ), 20 MARZO 2019 - “Quello che stiamo proponendo è un progetto contrattuale ambizioso ma assolutamente sostenibile e avanzato: vogliamo intercettare i cambiamenti nel mondo del lavoro, anticipare le necessità future dei comparti coinvolti e delle persone”. Lo ha detto il Segretario generale della Fai Cisl Onofrio Rota concludendo i lavori, a Lamezia Terme, dell’assemblea regionale unitaria sulle piattaforme di rinnovo dei ccnl dell’industria e della cooperazione alimentare.
“Perché non rivedere la classificazione degli inquadramenti, in un mondo dove la distinzione netta tra operaio e impiegato sembra ancorare il settore al secolo scorso? È esattamente quello che proponiamo, guardando al superamento di queste categorie con la realizzazione di concetti strategici come quello della polifunzionalità”, ha spiegato Rota, “così come dobbiamo chiederci come sostenere un vero ricambio generazionale, in un settore composto da una forza lavoro che per il 25% ha un’età media di 56 anni: per questo abbiamo messo a punto nuovi strumenti per la staffetta tra generazioni”.
Rota ha poi affrontato il tema della competitività: “Se vogliamo rilanciarla – ha detto – è fondamentale concedere più ore di formazione a tutti i dipendenti, e non a pochi privilegiati, e valorizzare l’alternanza scuola lavoro”. Altri punti sfidanti delle piattaforme, secondo la Fai Cisl, sono quelli che riguardano il welfare contrattuale e una maggiore partecipazione dei lavoratori nei processi decisionali e organizzativi, con particolare riguardo alla sicurezza sul lavoro.
Infine, Rota ha spiegato la richiesta di un incremento retributivo di 205 euro: “Non è una quantificazione casuale, né una cifra da sbandierare per fare demagogia tra i lavoratori, ma, al contrario, una precisa valutazione dell’emergenza salariale diffusa nel nostro Paese e delle performance ottenute dal settore alimentare. È un punto di grande valore se relazionato a tutti gli altri: in molti sperano di rilanciare i consumi interni con il reddito di cittadinanza, credo sia estremamente importante, invece, puntare a rimettere nelle tasche di lavoratrici e lavoratori una cifra come quella proposta, guardando a effetti moltiplicatori e al rilancio della produttività come chiave di volta per affrontare il futuro”.
“Credo che sarà l’integrazione tra tutti i diversi strumenti proposti, ad essere determinante per fare crescere il settore e i comparti connessi” ha concluso Rota: “La nostra bussola di riferimento è il Patto della Fabbrica e la grande tradizione contrattuale del settore alimentare, da portare avanti in nome della responsabilità e di relazioni industriali solide e coraggiose. E sono convinto che riusciremo a convincere anche Federalimentare della bontà delle nostre proposte”.