PESCA, SVOLTO ALLA CAMERA L'EVENTO "CENTOOTTO" SULLA SICUREZZA NEL MEDITERRANEO
Si è svolta a Roma nella Sala dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati l’iniziativa “Centootto. Storie di pesca, incontri e scontri nel Mediterraneo”.
L’evento si è aperto con i saluti dell’On. Matilde Siracusano, Sottosegretario ai rapporti con il Parlamento, e la proiezione del docufilm “Centootto”, prodotto da Fai-Cisl e Confronti Kino, sul sequestro in Libia di 18 pescatori siciliani, nel 2020, per centootto giorni.
Dopo la proiezione del documentario si è svolta una tavola rotonda, moderata dalla giornalista Elisa Dossi di Rai News 24, con gli interventi di Onofrio Rota, Segretario Generale Fai-Cisl, dei deputati Alessandro Cattaneo e Marco Cerreto e della senatrice Stefania Craxi, del sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci, del giornalista Giuseppe Ciulla, autore del libro "La cala: cento giorni nelle prigioni libiche", e dei coregisti di “Centootto” Giuseppe Bellasalma e Michele Lipori.
“Oltre a ricordare una vicenda umana terribile – ha detto Rota – questa iniziativa ci consente di rilanciare la domanda di maggiore protagonismo dell’Italia nelle politiche che riguardano il Mediterraneo, insieme ad alcune rivendicazioni fondamentali per favorire il lavoro della pesca, considerato dall’ILO, Organizzazione Mondiale del Lavoro, come il più pericoloso al mondo. Non possiamo lasciare che le nostre grandi marinerie spariscano, va subito avviato un confronto con il Governo per riequilibrare normative internazionali troppo sbilanciate a sfavore della pesca mediterranea, per sostenere il ricambio generazionale, la formazione e l’innovazione nel settore, e per riconoscere come usurante il lavoro dei pescatori. Infine – ha concluso il leader della Federazione agroalimentare della Cisl – è necessario che il Governo riattivi subito il tavolo sulla Cisoa, la cassa integrazione agricola, dopo tanti anni finalmente estesa ai pescatori, ma ora da attuare concretamente: assieme alle altre sigle di categoria e in sinergia con gli armatori sottolineiamo il bisogno di questo strumento in quanto ammortizzatore strutturale determinante per riconoscere piena dignità a chi produce e lavora in questo settore”.
L’evento, in presenza di oltre 300 tra deputati, studenti, rappresentanti delle istituzioni e del mondo della pesca, si è concluso con le toccanti testimonianze di alcuni familiari dei pescatori coinvolti nel sequestro in Libia nel 2020.