III CONGRESSO FAI CISL ROMAGNA: ROBERTO CANGINI CONFERMATO SEGRETARIO GENERALE
Contrasto al caporalato e al lavoro grigio, contrattazione territoriale di qualità e innovativa a sostegno dei lavoratori agricoli. Questi gli impegni assunti dalla neo eletta segreteria della FAI CISL Romagna, categoria che segue i lavoratori del comparto agricolo. Il forlivese Cangini Roberto è stato riconfermato alla guida della categoria, affiancato da Claudia Manuzzi e Marco Alifuoco.
Tanti sono stati i temi trattati sia a livello locale, con i colleghi di Cgil e Uil e con gli ospiti intervenuti, Confcooperative e Legacoop, Confagricoltura e CIMLA.
"Gli effetti delle gelate e della cimice asiatica -afferma Cangini- porteranno il prossimo anno ad una riduzione delle ore di lavoro agricolo e quindi di reddito per i lavoratori della Romagna e non solo. Sono necessari strumenti che tutelino il reddito dei lavoratori agricoli a fronte degli ormai conclamati cambiamenti climatici. Dobbiamo lottare per assicurare maggiore stabilità al lavoro agricolo, altrimenti saranno sempre meno le professionalità a disposizione.
“Il covid è certamente il tema caldo del momento - sottolinea Francesco Marinelli Segretario generale CISL Romagna intervenuto al congresso Fai- ma non dobbiamo dimenticare come la sicurezza rimanga ancora una vera e propria emergenza che vediamo aggravarsi sempre di più, purtroppo anche in Romagna”.
L’assemblea si è conclusa con l’intervento del Segretario Generale della Fai Cisl nazionale, Onofrio Rota: "Quello che stiamo attraversando è un periodo straordinario e c'è bisogno di persone straordinarie. La fase congressuale che stiamo vivendo ci permette di fissare degli obiettivi per tutelare sempre al meglio i lavoratori e le lavoratrici che rappresentiamo. Siamo chiamati ad affrontare tante criticità e sfide che devono vederci pronti e propositivi. “RiGenerazione, Persona Lavoro Ambiente" non è un titolo ad effetto ma è una vera e propria dichiarazione d’intenti: nei prossimi anni dobbiamo guardare alla società che si trasforma velocemente, anticipare i cambiamenti nel mondo del lavoro, governare le conseguenze delle trasformazioni tecnologiche, della transizione digitale e di quella ecologica, rafforzare la nostra vocazione di Federazione del territorio, delle periferie, dei servizi alla persona. Per questo auguro buon lavoro a Roberto e alla sua squadra, per saper interpretare al meglio i bisogni di territorio romagnolo”.