LATINA, SVOLTO L'INCONTRO "LAVORO E AMBIENTE" CON GLI STUDENTI DEL SAN BENEDETTO
Si è svolto oggi a Latina il seminario "Lavoro e ambiente: sfide e opportunità dal territorio per il futuro," con oltre cento studenti dell’I.I.S. San Benedetto e gli interventi di docenti, esperti e rappresentanti del comparto forestale e della bonifica: Ugo Vitti, dirigente I.I.S. San Benedetto di Latina, allievi dell’Istituto, Luciano Monti, docente alla LUISS Guido Carli, Sandra di Domenico, Comandante Ten. Col. R.C.B. Fogliano, Pasquale Conti, Presidente del Consorzio di Bonifica Lazio Sud Ovest, Islam Kotb, Segretario Generale FAI CISL Latina, Roberto Cecere, Segretario Generale CISL Latina, e il Segretario Generale della FAI CISL nazionale Onofrio Rota.
In apertura la responsabile dell'Archivio Storico della Fai Cisl, Giovanna Baldi, ha raccontato la mostra "Archivi aperti" sulla storia del lavoro agricolo, esposta nella scuola a disposizione degli studenti. Mentre ragazzi e ragazze dell'Istituto hanno mostrato progetti e ricerche sulla sostenibilità in agricoltura, sulle tecniche idroponica e aeroponica, sul trattamento virtuoso dei rifiuti.
"Il lavoro agroalimentare e ambientale - ha detto il Segretario Generale della Fai Cisl Latina, Islam Kotb - rappresenta già oggi un presidio contro la crisi climatica, lo spopolamento e la desertificazione, garantisce produzioni di qualità, cura della biodiversità e riqualificazione del territorio, per questo la nostra azione sindacale ci vede impegnati a portare la voce delle lavoratrici e dei lavoratori dentro le sfide della sostenibilità e della transizione green nella nostra provincia”.
Roberto Cecere, Segretario Generale CISL Latina, ha commentato: “Il nostro comparto agroalimentare rappresenta il 40% delle esportazioni del Lazio e il 5% dell’export ortofrutticolo italiano, occorrono politiche che riparino da speculazione e sfruttamento della manodopera con più controlli e più benefici per chi rispetta le regole. Dove c’è il sindacato – ha aggiunto Cecere, spiegando la proposta di legge della Cisl sulla partecipazione – aumenta la sicurezza sul lavoro, la produttività, la qualità, la buona occupazione: sviluppare questa visione anche attraverso la mostra fotografica, che rappresenta il cuore della storia dell’agricoltura del territorio, significa anche ricordare il grande sforzo delle generazioni passate che hanno reso fertile la nostra terra, storicamente paludosa”.
Nei vari interventi, è emersa anche la denuncia verso la mancanza, in Italia, di una vera politica degli invasi, che lascia oggi il Paese in svantaggio davanti ai fenomeni siccitosi sempre più frequenti. Altri temi, il paradosso del Nutriscore europeo, che favorisce alcuni prodotti industriali e penalizza la dieta mediterranea, e i rischi del cibo sintetico, che favorisce alcune piccole lobbies a scapito del sistema produttivo agroalimentare e della sostenibilità ambientale.
Concludendo i lavori il Segretario Generale della FAI CISL Nazionale Onofrio Rota ha sottolineato: “La sfida della transizione ecologica deve essere affrontata come opportunità per creare nuova e migliore occupazione: anche il Pnrr in questa prospettiva è un’occasione irripetibile che stanzia per il settore primario tante risorse, ad esempio un miliardo e mezzo sono destinati all’agrisolare, 500 milioni alla logistica e la competitività delle filiere, altri 500 milioni all’innovazione e la meccanizzazione, oppure 880 milioni al miglioramento del sistema irriguo. Istituzioni e parti sociali – ha aggiunto il sindacalista – devono saper valorizzare queste risorse a sostegno delle ‘tute verdi’, cioè i lavoratori dell’agroalimentare, dei consorzi di bonifica, della forestazione: categorie in grado di promuovere e garantire la messa in sicurezza del territorio, la tenuta dei borghi, la resilienza delle aree interne. Fondamentale però investire su formazione, innovazione e ricambio generazionale, per dare ai più giovani reali opportunità di inserimento lavorativo e consolidare il nostro tessuto produttivo in termini di competenze e lavoro dignitoso e di qualità".