"PERSONA, LAVORO, AMBIENTE": IL 6 SETTEMBRE A VENEZIA 81 LA QUINTA EDIZIONE DEL PREMIO CINEMATOGRAFICO IDEATO DALLA FAI CISL
Giunto alla quinta edizione, l’evento della FAI-CISL sarà l’occasione per proiettare quest’anno il docufilm “L’intervista in mare” sul lavoro nella pesca
Si terrà anche quest’anno nell’ambito della 81ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica de La Biennale di Venezia, l’assegnazione del Premio collaterale “Persona Lavoro Ambiente”, con cui la Fai-Cisl premia le opere cinematografiche più attente ai temi del lavoro dignitoso e della transizione ecologica. L’appuntamento è per venerdì 6 settembre alle 11 presso lo Spazio Incontri Venice Production Bridge, nell’Hotel Excelsior del Lido di Venezia.
Giunto alla quinta edizione, il Premio, ideato dalla Federazione agroalimentare della Cisl e dalla sua Fondazione Studi e Ricerche, è stato assegnato lo scorso anno a “Aku wa sonzai shinai” di Ryusuke Hamaguchi e negli anni precedenti a “La syndicaliste” di Jean-Paul Salomé, “El gran movimiento” di Kiro Russo, “Dashte Khamoush” di Ahmad Bahrami; mentre altre menzioni speciali sono state assegnate ad ulteriori 12 pellicole sia nazionali che straniere.
Come ogni anno, l’evento della premiazione sarà anche l’occasione per proiettare opere prodotte dal sindacato stesso. Nel 2020 è stato proiettato “Siamo qui da vent’anni” di Sandro Bozzolo, docufilm sui migranti occupati nell’agroalimentare della provincia di Cuneo, l’anno seguente è stata la volta di “Epos et Labor, ovvero Sei delegato!” di Alessio Nardin, e nel 2022 è toccato a “Centootto”, dei registi Claudio Paravati, Giuseppe Bellasalma e Michele Lipori, opera che ricostruisce attraverso il racconto di alcuni protagonisti il sequestro in Libia per 108 giorni di 18 pescatori siciliani; mentre l’anno scorso è stata la volta di “Scusa Italia” di Giovanni Panozzo, con cinque episodi su caporalato, riscatto sociale, legalità. Quest’anno sbarca al Lido “L’intervista in mare” di Ludovico Ferro, documentario ma anche film di fiction, che unisce le riprese di un lungo lavoro di ricerca sociologica nei pescherecci italiani con quelle sceneggiate in uno spazio teatrale dove un pescatore, intervistato durante una battuta di pesca, racconta le proprie vicende. Al centro della narrazione, annuncia il regista, “il mondo della pesca sospeso tra un destino di decadenza che sembra inesorabile e la possibilità che ci sia ancora un futuro”.
Prodotto da Agrilavoro Edizioni, Fondazione Fai Cisl Studi e Ricerche e Fai Cisl, il film è un invito a riflettere e soprattutto agire per la sopravvivenza di un settore che rappresenta anche un inestimabile patrimonio culturale collettivo. L’opera, di 71 minuti, interpretata da Marco Manfredi nelle parti di fiction, è già stata selezionata in diverse rassegne prestigiose tra cui l’Ocean Films Húsavík in Islanda, l’Ortigia Film Festival, l’Ischia Film Festival, la sezione Mercato Europeo del Cinema Giovane e Indipendente del Social World Film Festival. Ora farà il suo debutto anche tra il pubblico della Mostra.
In allegato la locandina del film.