Assegnato oggi in occasione della 78ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica de La Biennale di Venezia il Premio collaterale “Persona Lavoro Ambiente”, ideato dalla Federazione agroalimentare e ambientale della Cisl. Al film “El gran movimiento” di Kiro Russo il primo riconoscimento; menzioni speciali a “7 prisioneiros”, “À plein temps” e “Costa Brava, Lebanon”. Proiettato in anteprima il docufilm “Centootto”.
Si è svolta oggi presso lo Spazio Incontri Venice Production Bridge, nell’Hotel Excelsior del Lido di Venezia, la consegna del Premio Collaterale “Persona Lavoro Ambiente”, ideato dalla Fai Cisl e dalla sua Fondazione Studi e Ricerche, in occasione della 78ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica de La Biennale di Venezia.
Il riconoscimento è andato al film “El gran movimiento” di Kiro Russo. A motivare la scelta è stata la stessa giuria del Premio, composta dal sociologo Ludovico Ferro, il regista internazionale teatrale e cinematografico Alessio Nardin, la ricercatrice Greta Scozzi dell’Università di Padova, il Capo Ufficio Stampa della Fai Cisl Rossano Colagrossi e l’esperto di cinema Luca Zamparini, del Brooklyn College: “Il film – ha dichiarato la giuria – risulta essere un punto di vista autentico sulla società e sul lavoro, in una metropoli del Sudamerica. Realtà e costruzione si fondono grazie alla modalità del docufilm, ad un linguaggio cinematografico diretto e ad una fotografia originale. Il tema dello sfruttamento del lavoro assume una dimensione universale, combinandosi con elementi culturali autoctoni”.
Per la menzione speciale sul tema del lavoro sono stati scelti due film ex aequo: “7 Prisioneiros” di Alexandre Moratto e “À plein temps” di Éric Gravel. Secondo la giuria del Premio, “7 Prisioneiros” affronta un tema urgente a livello globale, il caporalato, “mostrando i meccanismi complessi della relazione tra vittima e carnefice. Il tutto viene reso anche con l’utilizzo di inquadrature serrate e ravvicinate che predispongono lo spettatore ad una maggiore condivisione e partecipazione alle vicende narrate”. Mentre “À plein temps” è stato scelto per aver affrontato il tema della conciliazione vita-lavoro con una narrazione concitata della vita quotidiana della protagonista, una madre single, nell’arco di alcuni giorni sullo sfondo di uno sciopero dei trasporti che paralizza la città di Parigi. Uno dei rari film, secondo le motivazioni della giuria, “dove i temi del lavoro, del riscatto sociale e delle questioni di genere non sono solo dei pretesti narrativi, ma il vero fulcro dell’opera”. Particolarmente apprezzata anche la solida interpretazione dell’attrice protagonista, Laure Calamy.
La menzione speciale sull’ambiente è andata invece a “Costa Brava, Lebanon”, di Mounia Akl, regista e scrittrice Libanese. Il film affronta una delle emergenze principali di tutti i grandi agglomerati urbani a livello globale: lo smaltimento dei rifiuti. Una famiglia, trasferitasi da molti anni in un luogo isolato e incontaminato, dopo essere fuggita dalla città, si ritrova a convivere con la costruzione di una discarica accanto alla propria abitazione. “La sceneggiatura – secondo la giuria – rappresenta in modo efficace e lineare l’impatto che l’evento provoca sulla quotidianità delle relazioni sociali e sugli equilibri familiari”.
A consegnare i premi alle delegazioni presenti sono stati il Segretario Generale della Fai Cisl Onofrio Rota e il Presidente della Fondazione Fai Cisl Studi e Ricerche Vincenzo Conso. Presenti in sala tutte le delegazioni dei film premiati, con registi, attori e produttori.
L’evento di premiazione è stato anche l’occasione per proiettare al pubblico della Mostra il docufilm “Centootto” (Italia, 50’). Prodotto da Fai Cisl e Confronti, “Centootto” narra il sequestro in Libia di 18 pescatori di Mazara del Vallo. L’arresto avvenne il primo settembre 2020, a 40 miglia da Bengasi, in acque internazionali, e si concluse con la liberazione dell’equipaggio dopo 108 giorni di prigionia.
Hanno partecipato all’evento anche alcuni protagonisti e i registi di “Centootto”, Claudio Paravati, Giuseppe Bellasalma e Michele Lipori, una delegazione della Fai Cisl Veneto, con il Segretario Generale regionale Andrea Zanin, e i segretari nazionali della Fai Cisl: Mohamed Saady, Raffaella Buonaguro e Patrizio Giorni.