"PERSONA, LAVORO, AMBIENTE": SVOLTA A VENEZIA LA QUINTA EDIZIONE DEL PREMIO CINEMATOGRAFICO DELLA FAI-CISL
Primo premio al film “Peacock” di Bernhard Wenger; menzioni speciali a “Sugar Island”, “Anywhere anytime” e “Le Mohican”
Si è svolta oggi, nell’ambito dell’81ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica de La Biennale di Venezia, la quinta edizione del Premio collaterale della Fai-Cisl “Persona Lavoro Ambiente”. Il riconoscimento è andato al film “Peacock” del giovane regista austriaco Bernard Wenger. Un’opera che si distingue, ha spiegato la giuria del Premio, “per la qualità della scrittura, della realizzazione e dell’interpretazione, una commedia a tratti grottesca che scava in modo originale e accattivante nella drammaticità di tematiche come la solitudine, il conformismo e l’estensione dell’offerta dei servizi alla sfera dei rapporti umani e dell’intimità, con l’anestesia dei sentimenti e l’alienazione che ne derivano”, spingendo lo spettatore “a interrogarsi su un necessario ma sempre più labile confine tra dimensione individuale e professionale”.
Per la menzione speciale sul tema del Lavoro sono stati premiati due film. “Sugar Island” di Johanné Gómez Terrero ha colpito per la sensibilità antropologica con cui descrive, attraverso la gravidanza della tredicenne protagonista, i retaggi coloniali e le lotte dei lavoratori haitiani delle piantagioni di canna da zucchero a Santo Domingo, schiacciati da un sistema sociale e normativo che nega l’iscrizione all’anagrafe e l’accesso ai più basilari diritti, tra i quali anche quelli previdenziali. Mentre il film italiano “Anywhere Anytime” di Milad Tangshir è stato apprezzato per aver raccontato, omaggiando anche il celebre “Ladri di biciclette” di Vittorio De Sica, la condizione dei lavoratori immigrati attraverso la storia di un giovane rider, facendo emergere l’aspetto irrisolto dei cosiddetti “invisibili” e di una mancata inclusione che spinge il protagonista nei circuiti dell’illegalità e del lavoro nero. La menzione speciale per la tematica Ambiente è andata invece al film francese “Le Mohican” di Frédéric Farrucci, apprezzato per aver denunciato, attraverso la ribellione alle speculazioni edilizie e alla mafia da parte di uno degli ultimi pastori di capre della Corsica, la distruzione del paesaggio e la scomparsa di pratiche agricole tipiche, rilanciando i temi della legalità e della tutela dei territori, senza precludere la possibilità di un futuro positivo attraverso il ricambio generazionale.
Alla cerimonia, nell’Hotel Excelsior del Lido di Venezia, hanno partecipato delegazioni dei film premiati con registi, distributori e produttori, rappresentanti di istituzioni locali, regionali e nazionali. A consegnare i premi sono stati il Segretario Generale della Fai-Cisl Onofrio Rota e il Presidente della Fondazione Fai-Cisl Studi e Ricerche Vincenzo Conso. L’evento è stato anche l’occasione per proiettare al pubblico della Mostra il docufilm prodotto dalla Fai-Cisl “L’intervista in mare” di Ludovico Ferro, regista e Presidente della giuria composta dall’attore Marco Manfredi, il docente Luca Zamparini, la ricercatrice Greta Scozzi e il giornalista e sociologo Rossano Colagrossi. Per la Fai-Cisl hanno partecipato anche dirigenti regionali e territoriali con i Segretari nazionali Raffaella Buonaguro, Patrizio Giorni, Mohamed Saady, Massimiliano Albanese.