Al Lido il sindacato porta in anteprima il nuovo docufilm di Giovanni Panozzo con cinque storie su lavoro, legalità e riscatto sociale
Torna alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica de La Biennale di Venezia il premio collaterale “Persona Lavoro Ambiente”, assegnato dalla Fai-Cisl e dalla sua Fondazione Studi e Ricerche alle opere considerate più interessanti nel trattare i temi del lavoro e della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Il premio cinematografico della Federazione agroalimentare e ambientale cislina sarà assegnato con un evento che si terrà venerdì 8 settembre dalle 11 alle 13 nello Spazio Incontri Venice Production Bridge, nell’Hotel Excelsior del Lido di Venezia.
In occasione della premiazione, sarà proiettato in anteprima assoluta il docufilm “Scusa Italia” del regista e compositore Giovanni Panozzo. Prodotta da Fai-Cisl, Agrilavoro e Fondazione Fai-Cisl Studi e Ricerche, l’opera dura 62 minuti e racconta in cinque episodi diverse storie di lavoro come riscatto sociale, rigenerazione urbana e ambientale, affermazione della legalità.
“Il film – racconta il regista – nasce da un viaggio tra due estremi del Paese, Palermo e Lecco, che ha portato una potatura dell’ulivo in memoria di Paolo Borsellino da Via d’Amelio fino a una scuola di Lecco, dove è stata piantata. Il viaggio rappresenta l’occasione per incontrare persone e comunità che vogliono migliorare il nostro Paese attraverso relazioni generative, con il loro impegno contro la mentalità mafiosa, con il pentimento da una vita di malaffari, oppure cercando di riemergere dal baratro della schiavitù, come quella in cui sono caduti alcuni migranti incontrati nei ghetti del foggiano. Persone – spiega Panozzo – che nel rivelare il loro contributo al tanto celebrato made in Italy, nel chiederci aiuto per migliorare la loro situazione di invisibili, antepongono sempre la frase: ‘scusa Italia’. Questa frase, detta da chi è costretto ad una vita invisibile e calpestata, provoca in noi interrogativi ancora più profondi, ed è stata l’idea del titolo, perché esprime il concetto che la responsabilità civile parte sempre da un riconoscimento dei propri limiti. Ma il sorriso e la gratitudine che traspaiono comunque da queste storie – conclude – sono un grande segno di speranza per tutti noi”.
Il tema del lavoro è il fil rouge che unisce questa quarta edizione del premio a quelle degli anni scorsi, quando la Fai-Cisl ha portato al pubblico della premiazione opere come “Epos et Labor, ovvero Sei delegato!”, di Alessio Nardin, sul ruolo del delegato sindacale, “Centootto”, di Claudio Paravati, Giuseppe Bellasalma e Michele Lipori, sul sequestro dei pescatori siciliani in Libia e “Siamo qui da vent’anni” di Sandro Bozzolo, sul ruolo degli immigrati nell’agroalimentare piemontese.
All’evento interverranno Onofrio Rota, Segretario Generale Fai-Cisl Nazionale e Vincenzo Conso, Presidente Fondazione Fai-Cisl Studi e Ricerche. Saranno presenti anche alcuni protagonisti di “Scusa Italia”, tra i quali diversi lavoratori, imprenditori, componenti della famiglia Borsellino.
In allegato il programma dell'evento