#SOSCAPORALATO, LUNEDI' 23 LUGLIO PRESENTAZIONE ANCHE IN VENETO
Approda anche in Veneto la campagna “SOS Caporalato" in agricoltura, lanciata nelle scorse settimane dal segretario nazionale della Fai Cisl, Onofrio Rota.
L’iniziativa verrà presentata da Cisl e Fai Cisl (Federazione agroalimentare ambientale industriale) del Veneto nel corso di una conferenza stampa lunedì prossimo, 23 luglio, alle 11:00, a Padova in Piazza delle Erbe, lato scalinata Palazzo della Ragione (in caso di pioggia sotto il Volto della Corda).
Il fenomeno del caporalato è sempre più diffuso in Veneto. “Non abbiamo, come nel Mezzogiorno, le grandi baraccopoli che costellano le campagne o il traffico di pullmini che trasportano lavoratori italiani e stranieri - spiega Andrea Zanin, segretario regionale Fai Cisl - ma i segnali di diffusione di questa forma di sfruttamento sono sempre più forti e diffusi e riguardano i lavoratori stranieri”. “L’agricoltura veneta, infatti - aggiunge Zanin - si regge sulle braccia di lavoratori a chilometro mille, che provengono i più vicini dalla Romania e i più lontani dall’India”.
Tale fenomeno è confermato anche dai dati di Veneto Lavoro: nel 2017 le aziende agricole hanno contrattualizzato 42.500 stranieri contro 32.000 lavoratori italiani (con tutte le tipologie contrattuali), mentre nel 2008 la media degli immigrati sul totale delle assunzioni è di oltre il 60%. A Verona, ad esempio, i soli romeni sono più degli italiani: 11.290 contro 9.560.
“Il settore tira, non ha risentito della crisi - conclude Zanin -. A fine 2017 avevamo oltre 5.000 occupati in più rispetto al 2008. In questo contesto, che non è piagato dalla crisi e nemmeno piegato dai bassi margini di utile (anche se difficoltà reali non mancano tra i piccoli coltivatori diretti), non ci sono scuse per il ricorso al caporalato. Se poi si ritorna ai vecchi voucher, il cerchio del lavoro sottopagato e senza diritti si chiuderà in modo perfetto”.
Nel corso della conferenza stampa saranno portate anche varie testimonianze di casi di caporalato.