CAPORALATO, FAI CISL COSENZA: BENE ARRESTI A ROGGIANO GRAVINA, CONTRO LO SFRUTTAMENTO ANCHE SOS CAPORALATO E PROSSIME INIZIATIVE
“La Fai Cisl provinciale esprime il pieno sostegno all’azione delle forze dell’ordine che hanno tratto in arresto nelle scorse ore un caporale che reclutava extracomunitari richiedenti asilo per il lavoro dei campi, costringendoli a turni massacranti, con paghe da fame e senza nessun rispetto di ogni basilare norma di sicurezza sui luoghi di lavoro”.
Lo dichiara in una nota il Segretario generale della Fai Cisl Cosenza, Giuseppe Lavia.
“Operazioni come quella di stamane – aggiunge il sindacalista – sono possibili grazie alla Legge 199, che rappresenta una conquista storica dell’azione rivendicativa del sindacato, un presidio della legalità ed uno strumento contro lo sfruttamento e per la dignità del lavoro. Sui temi del contrasto al caporalato la Fai Cisl è fortemente impegnata da tempo, per dare assistenza e tutela alle vittime dello sfruttamento, anche con la recente campagna di ascolto e denuncia Sos Caporalato, promossa della Fai Cisl nazionale e fortemente voluta dal Segretario generale Onofrio Rota: una iniziativa concreta per la difesa della legalità e della dignità, che ha messo a disposizione un numero verde gratuito, 800 199 100, al quale si stanno rivolgendo da tutta Italia un numero crescente di lavoratori, perché dà la possibilità di segnalare anche in forma anonima fenomeni di caporalato e sfruttamento”.
“La Fai Cisl provinciale – conclude Lavia – con l’avvio ormai imminente della campagna di raccolta agrumicola che vedrà impegnati migliaia di lavoratrici e lavoratori italiani ed immigrati, intende rilanciare la campagna Sos Caporalato e avviare nei prossimi giorni iniziative di informazione, assistenza ed integrazione per una 'Terra Accogliente'. È inoltre urgente giungere, per come richiesto, all’attivazione della Sezione Territoriale delle Rete del lavoro Agricolo di qualità, per sostenere le imprese virtuose che applicano i contratti e per dare piena applicazione alle norme sociali delle legge 199”.