SOS CAPORALATO, LA FAI CISL SIENA RILANCIA IL NUMERO VERDE CONTRO LO SFRUTTAMENTO IN AGRICOLTURA
La Fai Cisl Siena rinnova l’attenzione sui diritti dei lavoratori del settore agricolo, e rilancia la campagna “SOS Caporalato”. Giorni: “I fenomeni di intermediazione illecita e dello sfruttamento dei lavoratori toccano anche i territori toscani soprattutto in un periodo molto intenso per l’attività agricola come quello attuale”
Tempo di vendemmia, tempo di lavoro straordinario nel settore agricolo: la Fai Cisl ha attivato a livello nazionale S.O.S. Caporalato – 800199100, un numero verde con l’obiettivo di raccogliere le denunce di quanti lavorano in condizioni di sfruttamento e di illegalità. Un servizio che può risultare utile anche nella provincia di Siena, che conta circa 12000 mila addetti nel settore agricolo di cui circa l’80% è personale stagionale in gran parte straniero. “In un periodo caratterizzato da un’intensa attività agricola che in una provincia come quella senese, è soprattutto legata alla vendemmia - commenta Patrizio Giorni, segretario generale della Fai Cisl Toscana - è assolutamente necessario rimanere vigili rispetto alla piaga del caporalato e dello sfruttamento dei lavoratori in agricoltura”. “E’ infatti indispensabile - prosegue Giorni - dare piena attuazione alla Legge contro il caporalato non solo per la parte riguardante la repressione ma anche per la parte relativa alla prevenzione ed alla regolamentazione del mercato del lavoro agricolo. Occorre costituire in tutte le province toscane, anche a Siena, le sezioni territoriali della Rete per il Lavoro Agricolo di Qualità”.
“I delegati di settore hanno avviato un importante percorso a tutela dei lavoratori del settore - spiega Gabriele Coppi, responsabile territoriale Fai Cisl - e hanno fissato le tappe che porteranno al rinnovo del contratto territoriale dei lavoratori agricoli della provincia di Siena, che di per se è una straordinaria occasione di riconferma ed estensione di un sistema di diritti, tutele e legalità del lavoro. Il nostro modello è incardinato ad elementi di forte distintività territoriale: un prodotto di qualità però, può essere ottenuto solo attraverso un lavoro di qualità, questa relazione non può e non deve prescindere, dobbiamo contrastare tutti i fenomeni che ledono la dignità della persona, è una battaglia di civiltà”.
“La Confederazione - dichiara Emanuela Anichini, Segretario Generale Cisl Siena - non solo appoggia politicamente e socialmente questa iniziativa, ma si sente pronta a difendere produttività, posti di lavoro, ed eccellenze che sono un valore aggiunto per il territorio, in termini di immagine e di reale ritorno di tutto l’indotto. Un indotto che va al di là dei nostri confini perché l’attività agricola del territorio senese, marcatamente quella vinicola, è riconosciuta in tutto il mondo. Il nostro invito è quello di aiutare non solo a parole, ma con investimenti, idee innovative, questo settore, nella convinzione che possa ancora potenziarsi e crescere. Auspichiamo che giovani in particolar modo possano credere nel mondo del lavoro agroalimentare. Da parte nostra sarà sempre alta l’attenzione per accompagnare questo processo con altrettante tutele in tema di sicurezza per i lavoratori del settore”.